Ciao carissimi
lettori,
Oggi vorrei
recensire il libro La signora Dalloway di Virginia Woolf. Non so se vi ricordate
il post solo cose belle del mese di luglio del 2020 dove io preannunciavo già,
quanto mi avesse colpito in modo positivo questo libro. Nonostante io abbia letto diversi altri libri prima di questo che non ho ancora recensito pubblicamente, sento che adesso è finalmente il momento giusto per parlarvi di questo romanzo. Non credo che io sia in
grado di valutare l’opera di una scrittrice come Virginia Woolf e quindi la mia
recensione è solo il tentativo di una fan di parlare di opera che l’ha
profondamente impressionata. Se dovessi descrivere l'orgasmo cognitivo, l'opera
di questa scrittrice è una delle poche cose che mi viene in mente. Il suo
talento e la sua maestria nel scegliere e utilizzare con cura le parole per
creare immagini, scene, situazioni, per far dialogare i suoi personaggi e
sviluppare la narrazione su diversi piani è capace di far godere
intellettualmente al lettore una vera estasi artistica. Ogni parola è lì perché
è lì che ci dev’essere e la strutturazione della narrazione è creata per
mantenere vivo l’interesse del lettore, per stimolarlo, per sollecitare la sua
arguzia e gratificare la sua diligenza.
Dopo questa
introduzione, vorrei discutere questo libro più specificatamente. Ho apprezzato
moltissimo la capacità di Virginia Woolf di toccare aspetti molto importanti
della vita attraverso la narrazione di un unico giorno e le vicende argutamente
descritte di alcuni personaggi. I personaggi non sono molti ma io mi soffermerò
parlare solo dei personaggi che hanno portato il maggior contributo alla storia
e alle teorie e concetti descritti di questo libro. Più specificatamente,
parlerò della signora Clarissa Dalloway, suo marito Richard Dalloway, Peter
Walsh, un vecchio amico e corteggiatore di Clarissa, Septimus, un ex soldato
rimasto profondamente marcato dalla guerra, sua moglie Lucrezia, chiamata Rezia
che lo accompagna e lo sostiene ovunque, la Signora Bruton, una nobildonna con
radici molto importanti e miss Kilman, la tutrice di Elizabeth, la figlia di
Clarissa. L’azione del libro si svolge in un’unica giornata e la capacità di
Virginia Woolf di spaziare gli eventi e descrivere le forze motrici di questi
eventi attraverso la descrizione e i dialoghi dei personaggi, è veramente incredibile.
In gioventù, Peter aveva corteggiato assiduamente Clarissa, anche se non era
ben accetto dal padre e quando lei aveva deciso di sposare Richard Dalloway,
Peter aveva deciso di andare in India. Attraverso i suoi occhi, conosciamo
meglio Clarissa, una donna cosmopolita, molto intelligente e raffinata, che
purtroppo predilige la vita mondana. Nonostante fosse dotata di acuta
intelligenza, arguzia e avesse ricevuto un’ottima educazione, Clarissa sceglie
una vita tranquilla, fatta di feste e ricevimenti mondani ai quali partecipano
le persone più illustre della società. Suo marito, Richard Dalloway, non
altrettanto intelligente ma dotato comunque di grande spirito e soprattutto di
agganci nella società, è una persona con un cuore candido. Si considera ancora
innamorato della sua sposa e vede la loro vita come una felice. La scrittrice
fa riemergere attraverso la dinamica matrimoniale fra Clarissa e Richard, tanti
spunti sulla vita coniugale, sulla libertà e dignità di ogni individuo nella
coppia e sulla felicità in un matrimonio. In questo caso, entrambi i personaggi
rimangono allo stesso livello, anzi, si raggiungono e si completano per formare
quello che la società ritiene una buona famiglia. Parlando sempre di coppie e
matrimoni, abbiamo Septimus Warren Smith e Lucrezia, chiamata Rezia, con una
dinamica completamente diversa. Septimus è un ex soldato, un ex militare che
soffre profondamente e psicologicamente le ripercussioni delle guerre che ha
fatto perché le immagini di morte lo perseguitano e lo fanno riconsiderare le
priorità della vita. Sua moglie invece, descritta come una piccola donna
italiana che ha lasciato la famiglia per vivere in Inghilterra e dedicarsi
completamente al marito, vive anche lei un forte sentimento di solitudine, ma a
dispetto del marito che si sente solo perché incompreso, Rezia, si sente sola
perché non ha letteralmente nessuno con cui parlare, se non il marito
psicologicamente assente. In questo rapporto, Septimus usa l’amore per essere
curato e accudito, mentre Rezia soffre perché innamorata. Attraverso la
dinamica di queste due coppie, la scrittrice illustra la complessità di questo
sentimento e quanto esso possa cambiare in base alle particolarità dei suoi
ricettori. Queste due coppie, mi fanno contestare la frase di Tolstoi che dice
che “tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice,
è infelice a modo suo” perché nonostante fosse vero che queste due coppie
vivono in maniera completamente diversa l’infelicità, in questo caso vivono in
una maniera altrettanto diversa anche la felicità. Mentre per i Dalloway la
felicità significa incontrare persone e dialogare, per i Warren Smith, la
felicità vuol dire essere lasciati in pace. Qualsiasi intromissione nella loro
vita, avrà significati e ripercussioni tragiche.
Un altro rapporto
molto interessante è il rapporto signora Dalloway / signora Kilman. Uno
potrebbe pensare che non c’è necessità di analizzare il rapporto fra una
nobildonna e una sua domestica ma invece io penso che questo rapporto rileva
meglio la loro natura e le loro personalità. Clarissa è dell’opinione che una
persona ricca ha il dovere di essere magnanima con le persone che non hanno
avuto la fortuna di nascere bene come lei ed è per questo motivo molto
apprezzata dal suo personale. L’unico dipendente che non la vede cosi è la
signora Kilman. Di origini tedesche e nell’atmosfera del dopo guerra, parliamo
del primo conflitto mondiale, la Kilman si sente odiata da tutti. Lei risponde
alla reticenza della gente con ostilità, nonostante apprezzi il fatto che
Richard Dalloway le abbia dato un lavoro in un periodo in cui nessuno voleva un
tedesco in casa, lei considera comunque che non fosse molto intelligente.
Questo sentimento è generato dall’invidia profonda che la Kilman nutre per
Clarissa. La Kilman parla diverse lingue straniere, conosce storia, è una
persona colta, una persona che ha studiato ma si vede prigioniera di uno status
sociale indegno per lei e per questo motivo odia Clarissa che non ha fatto
niente a suo avviso, per meritarsi la posizione sociale, il marito o la figlia.
Clarissa percepisce benissimo i sentimenti della Kilman verso di lei e per
questo motivo cerca di tenerla a distanza ma non fa quello che ogni genitore
premuroso e preoccupato farebbe al posto suo, allontanarla da sua figlia
Elizabeth. Nonostante la Kilman cerca di modellare Elizabeth secondo i suoi
valori, Elizabeth nel suo profondo la respinge e avverte la sua malignità. Io
vedo nella Kilman lo spirito di qualunque rivoluzionario, scontento per la sua
situazione sociale, frustrato dell’esistenza della nobiltà e tanto invidioso
delle classi superiori da desiderare l’uccisione di queste persone senza un
vero processo e senza giusta causa. Fortunatamente per Clarissa ed Elizabeth,
la signora Kilman non trova sfogo nella politica ma nella religione e anche se
non abbiamo avuto l’occasione di scoprirlo, questo personaggio aveva tutte le
carte in regola per diventare una vera fanatica.
Ho trovato molto
interessante il modo in cui la scrittrice descriveva le tendenze
imperialistiche e la propensione all’invasione del popolo inglese attraverso
Lady Bruton che aveva finito per identificarsi con l’emigrazione. Questo
personaggio trova nell’emigrazione l’unica soluzione per calmare la “frustrata
gioventù della nostra popolazione in continuo aumento” nonché un debito che il
popolo ha con i suoi morti e i suoi avi. Per adempiere a questo dovere, lady
Bruton impiega tutte le sue risorse e coinvolge tutte le sue conoscenze e tutti
i suoi amici nel redigere lettere e progetti da esporre alle camere.
Un personaggio al
quale non ho dedicato la giusta attenzione è Septimus Warren Smith, un
personaggio con un cognome molto comune ma un nome molto altosonante e
memorabile. Non ho potuto fare a meno di chiedermi quanto Virginia Woolf abbia
messo di se stessa in questo personaggio. Considerando che adesso siamo a
conoscenza della storia della scrittrice, è ovvio che lei abbia rispecchiato in
questo personaggio tutti i suoi demoni, le sue paure e le sue debolezze.
Spero che la mia
recensione abbia risvegliato anche il vostro interesse per un buon libro e per
la buona letteratura di Virginia Woolf. Se avete già letto questo libro, vi
prego di farmi sapere cosa ne pensate, se vi è piaciuto e cosa avete
apprezzato. Vi ringrazio se siete ancora rimasti qui con me, vi saluto e vi
aspetto al prossimo post.
ENGLISH
Hello Dear
readers,
Today I would like to review Virginia Woolf's book Mrs.
Dalloway. I do not know if you remember the post only beautiful things of themonth of July 2020 where I already announced how much this book had impressed
me in a positive way. Although I have read several other books before this one that I have not yet publicly reviewed, I feel that now is finally the right time to talk to you about this novel. I don't retain myself capable of evaluating the work of a writer
like Virginia Woolf and therefore my review is just a fan's attempt to talk
about a work that deeply impressed her. If I had to describe cognitive orgasm,
this writer's work is one of the few things that comes to my mind. Her talent
and her skill in choosing and using words carefully to create images, scenes,
situations, to make her characters dialogue and develop the narrative on
different levels is capable of making the reader intellectually enjoy a true
artistic ecstasy. Each word is there because that is where it had to be and the
structure of the narration is created to keep the reader's interest alive, to
stimulate him, to solicit his wit and gratify his diligence.
After this introduction, I would like to discuss this book
more specifically. I really appreciated Virginia Woolf's ability to touch very
important aspects of life through the narration of a single day and the witty
described events of some characters. The characters are not many but I will
focus on talking only about the characters who have made the greatest
contribution to the story, the theories and concepts described in this book.
More specifically, I will talk about Mrs. Clarissa Dalloway, her husband
Richard Dalloway, Peter Walsh, an old friend and suitor of Clarissa, Septimus,
a former soldier who remained deeply marked by the war, his wife Lucrezia,
called Rezia who accompanies and supports him everywhere, Mrs. Bruton, a
noblewoman with very important roots and Miss Kilman, the guardian of
Elizabeth, the daughter of Clarissa. The action of the book takes place in a
single day and Virgia Woolf's ability to space events and describe the driving
forces of these events through the description and dialogues of the characters
is truly incredible. In his youth, Peter had assiduously courted Clarissa, even
though he was not well accepted by his father and when she had decided to marry
Richard Dalloway, Peter had decided to go to India. Through her eyes, we get to
know Clarissa better, a cosmopolitan woman, very intelligent and refined, who
unfortunately prefers the mundane life. Despite being gifted with acute
intelligence, wit and having received an excellent education, Clarissa chooses
a quiet life, made up of mundane parties and receptions attended by the most
illustrious people in society. Her husband, Richard Dalloway, not as
intelligent but nevertheless gifted with great spirit and above all connections
in society, is a person with a candid heart. He still considers himself in love
with his bride and sees their life as a happy one. The writer re-emerges
through the marriage dynamic between Clarissa and Richard, many ideas on
married life, on the freedom and dignity of each individual in the couple and on
happiness in a marriage. In this case, both characters remain at the same
level, indeed, they join and complement each other to form what society
considers a good family. Always talking about couples and weddings, we have
Septimus Warren Smith and Lucrezia, called Rezia, with a completely different
dynamic. Septimus is a former soldier, a former military man who suffers deeply
and psychologically the repercussions of the wars he waged because the images
of death haunt him and make him reconsider the priorities of life. His wife, on
the other hand, described as a small Italian woman who left her family to live
in England and devote herself completely to her husband, also experiences a
strong feeling of loneliness, but in spite of her husband who feels alone
because he is misunderstood, Rezia feels lonely because she literally has no
one to talk to, except her psychologically absent husband. In this
relationship, Septimus uses love to be cared for and looked after, while Rezia
suffers because she is in love. Through the dynamics of these two couples, the
writer illustrates the complexity of this feeling and how much it can change
according to the particularities of its receptors. These two couples make me
contest Tolstoy's phrase that says that "all happy families are alike,
every unhappy family is unhappy in its own way" because although it was
true that these two couples experience unhappiness in a completely different
way , in this case they also experience happiness in an equally different way.
While for the Dalloways, happiness means meeting people and entertain them, for
the Warren Smiths, happiness means being left alone. Any interference in their
life will have tragical meanings and repercussions.
Another very interesting relationship is the Mrs. Dalloway /
Mrs. Kilman relationship. One might think that there is no need to analyze the
relationship between a noblewoman and her maid, but instead I think that this
relationship reveals best their nature and their personalities. Clarissa is of
the opinion that a rich person has a duty to be magnanimous with people who
have not had the good fortune to be born as well as she is and is therefore
highly appreciated by her staff. The only employee who doesn't see it that way
is Ms. Kilman. Of German origins and in the post-war atmosphere, we are talking
about the First World War, Kilman feels hated by everyone. She responds to
people's reticence with hostility, although she appreciates the fact that
Richard Dalloway gave her a job at a time when no one wanted a German in the
house, she still considers that he was not very smart. This feeling is
generated by the deep envy that miss Kilman has for Clarissa. Kilman speaks
several foreign languages, knows history, is a cultured person, a person who
has studied but sees herself as a prisoner of a social status unworthy of her
and for this reason she hates Clarissa who did nothing in her opinion, to
deserve the position social, husband or daughter.Clarissa senses miss Kilman's
feelings for her very well and for this reason tries to keep her at a distance
but does not do what any caring and concerned parent would do, that is to
distance her from her daughter Elizabeth. Although Kilman tries to mold
Elizabeth according to her values, Elizabeth deep inside rejects her and senses
her malice. I see in Kilman the spirit of any revolutionary, unhappy with his
social situation, frustrated with the existence of the nobility and so envious
of the upper classes that he longs to kill these people without a real trial
and without just cause. Fortunately for Clarissa and Elizabeth, Mrs. Kilman
does not find outpuring in politics but in religion and even if we didn't have
the opportunity to find out, this character had all the credentials to become a
real fanatic.
I found very interesting the way in which the writer
described the imperialist tendencies and the propensity to invasion of the
English people through Lady Bruton who had ended up identifying with
emigration. This character finds in emigration the only solution to calm the "frustrated
youth of our ever-increasing population" as well as a debt that the people
owe to their dead and their ancestors. To fulfill this duty, Lady Bruton
employs all her resources and involves all her acquaintances and all her
friends in drafting letters and plans to display in the chambers.
One character I haven't paid the right attention to is
Septimus Warren Smith, a character with a very common surname but a very loud
and memorable name. I couldn't help but wonder how much of herself, Virginia
Woolf into this character. To fulfill this duty, Lady Bruton employs all her
resources and involves all her acquaintances and all her friends in drafting
letters and plans to display at the Chambers.
One character I haven't paid the right attention to is
Septimus Warren Smith, a character with a very common surname but a very loud
and memorable name. I couldn't help but wonder how much Virginia Woolf put
herself into this character. Considering that we are now aware of the writer's
story, it is obvious that she has reflected in this character all of her
demons, her fears and her weaknesses.
I hope my review has also awakened your interest in a good
book and the great Virginia Wpolf's literature. If you've read this book before,
please let me know what you think, if you liked it and what you liked. Thank
you if you are still here with me, I salute you and look forward to the next
post.
Menzioni / Mentions:
Recensione realizzata dopo aver letto in italiano il libro La Signora Dalloway pubblicato nella Collana I Classici del Tempo finito di stampare nel mese di Marzo 2019 dalla Puntoweb s.r.l.
This review was realised after I have read in Italian the book La Signora Dalloway published in the Series I Classici del Tempo, finished printing in March 2019 by Puntoweb s.r.l.
Premesse/ Premises
IT: Questo post è di mia completa creazione per quanto
riguarda contenuti, foto e idee espresse. Prima di usare qualsiasi parte di
questo post siete pregati di contattarmi e nel caso vi abbia ispirato per altre
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ENG: This post is of my entire creation
as for contents, photos and expressed ideas. Before using any part of it, you
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