Tuesday, November 30, 2021

Solo Cose Belle - Novembre / Only beautiful things - November

Carissimi lettori e amici, 

È arrivato finalmente il momento di condividere con voi le cose belle che ho vissuto questo mese. Prima di tutto, voglio dire che il mese corrente è stato un mese ricco di cose belle per me al pari del mese scorso e non vedo l'ora che arrivi Dicembre nella speranza che mi porti delle altre cose altrettanto belle. 

Come prima cosa bella che voglio condividere con voi è il fantastico albero di Natale che abbiamo addobbato in attesa delle feste natalizie. Abbiamo sempre avuto  un'albero di Natale di dimensioni regolari ma quest'anno mio marito mi disse che era ora di prendere uno più grande. E cosi, abbiamo comprato un'albero alto 2 metri e 30 centimetri che mio marito e una persona che per il momento non rivelo ancora, hanno accuratamente addobbato sotto le mie direttive. Ovviamente abbiamo comprato anche qualche addobbo in più, altre luci e altre ghirlande ma come potete vedere, il risultato merita decisamente lo sforzo.

ENGLISH

Dear readers and dear friends,

The time has finally come to share with you the beautiful things I experienced this month. First of all, I want to say that the current month has been a month full of beautiful things for me like last month and I am looking forward to December in the hope that it will bring me other equally beautiful things.

The first beautiful thing that I want to share with you is the fantastic Christmas tree that we have decorated in anticipation of the Christmas holidays. We've always had a regular sized Christmas tree but this year my husband told me it was time to get a bigger one. And so, we bought a tree 2 meters and 30 centimeters tall that my husband and a person who for the moment I do not reveal yet, have carefully decorated under my directives. Of course we also bought some more decorations, other lights and other garlands but as you can see, the result is totally worth the effort.



Un'altra cosa bella relativa a questo mese che avevo condiviso in anteprima con qualcuno di voi, è che durante le ferie autunnali, sono riuscita a fare un piccolo viaggio in montagna, a Livigno per esattezza dove sin dall'inizio mi aspettava un stupendo paesaggio invernale. Siccome questo post si chiama solo cose belle, vi farò vedere solo le cose belle di questo momento ma forse qualcuno intuirà che ci sono stati anche dei contrattempi o ostacoli senza che io li nominassi. Certo che svegliarsi al mattino con un simile panorama o viaggiare e arrivare subito ad essere circondato dalle nuvole può mettere su un secondo piano qualsiasi problema. 

ENG: Another nice thing about this month that I had shared a preview with some of you, is that during the autumn holidays, I was able to take a little trip to the mountains, to Livigno to be exact where a wonderful wintwer landscape awaited me already. Since this post is called only beautiful things, I will show you only the beautiful things of this moment but perhaps someone will understand that there have also been setbacks or obstacles without me naming them. Of course, waking up in the morning with such a view or traveling and immediately being surrounded by clouds can put any problem in the backround.




Poi come ultima cosa bella che condivido con voi e che non ho condiviso sui social perché volevo conservare la sorpresa e la cosa più bella per questo post, è il fatto che ho rivisto finalmente mia madre dopo circa 3 anni nei quali ci siamo sentite solo al telefono e viste solo su Whatsapp. Avete dunque indovinato chi è stata la persona misteriosa ad aiutarci con i preparativi natalizi? 

ENG: Then as the last nice thing that I share with you and that I have not shared on social networks because I wanted to keep the surprise and the best thing for this post, is the fact that I finally saw my mother again after almost 3 years in which we heared ourselves only on the phone and saw each other only on Whatsapp. So have you guessed who was the mysterious person who helped us with the Christmas preparations?



Con queste ultime parole io vi saluti e mi auguro che anche voi abbiate vissuto tante cose belle e vi ricordo che con questo post ho aderito all'iniziativa Solo Cose Belle di Fiore sul suo blog Casalinga per caso. Se siete curiosi di scoprire tante altre cose belle, passate e visitate anche il suo meraviglioso blog. Baci e abbraci!

ENG: With these last words I greet you and I hope that you too have experienced many beautiful things and I remind you that with this post I joined the initiative Solo Cose Belle di Fiore on her blog Casalinga per caso. If you are curious to discover many other beautiful things, pass by and also visit his wonderful blog. Hugs and kisses!





#solocosebelle #onlybeautifulthings








Disclaimer e premesse / Disclaimer and premises

IT: Questo post non ha scopi commerciali e non incoraggia vendite, denominazioni, immagini ed eventuali link presenti sono solo a scopo informativo. Questo post è di mia completa creazione per quanto riguarda contenuti, foto e idee espresse. Prima di usare qualsiasi parte di questo post siete pregati di contattarmi e nel caso vi abbia ispirato per altre creazioni, chiedo cortesemente di menzionare la fonte.

ENG: This post has no commercial purposes and does not encourage sales, names, pictures and eventual links are present only for an informative purpose. This post is of my entire creation as for contents, photos and expressed ideas. Before using any part of it, you need to contact me and in case it inspired you for other creations, I gently ask you to mention the source.


Sunday, November 21, 2021

Gli Ultimi testimoni di Svetlana Aleksievic - recensione letteraria / The Last Witnesses by Svetlana Aleksievic - book review


 

Carissimi lettori,

Inizio questa recensione confessando che questa è stata la lettura più sconvolgente, straziante e genuina che io abbia mai fatto nella mia vita e detto da una persona che legge principalmente libri drammatici, questo significa molto. La scrittrice Svetlana Aleksievic ha vinto un premio Nobel per la letteratura ed è stata censurata, perseguitata e la sua opera bandita dal paese dal regime di Aleksandr Lukasenko in quanto nel suo lavoro di giornalista, cronista e scrittrice dei principali eventi dell’Unione Sovietica nella seconda metà del XX secolo ha criticato anche il regime dittatoriale in Bielorussia. Gli Ultimi testimoni sono essenzialmente una raccolta preziosa di testimonianze di bambini russi e bielorussi che hanno vissuto l’orrore della seconda guerra mondiale. Questo libro è stato pubblicato inizialmente nel 1985 ma censurato dal regime sovietico e la sua versione definitiva, quella che ho letto anch’io, è stata pubblicata nel 2005. In questo libro ho avuto l’occasione di scoprire attraverso gli occhi e i ricordi di bambini la storia di questa guerra, una storia diversa da quella ufficiale, una storia dove non si parla di solo numeri, date e luoghi ma si racconta il dolore, il terrore, la paura, la fame e l’angoscia vissuta dai più piccoli. Vedere questo conflitto attraverso occhi innocenti che non conoscono il fenomeno mi ha aperto la mente sulle cose semplici che diamo per scontate ma che alla fine sono le più importanti. Tutti questi bambini sono stati colti di sorpresa, nessuno aveva spiegato loro cosa significasse realmente la guerra, hanno dovuto scoprire nel modo più doloroso che la guerra era quando i padri non c’erano più, che nella guerra non morivano solo gli uomini, che non era una questione di ore o giorni come avevano visto nei film e che il bambino più fortunato e ricco il bambino che aveva ancora genitori e fratelli. La maggior parte dei bambini intervistati aveva perso almeno un genitore, tanti erano rimasti orfani ed erano stati addirittura separati dai loro fratelli e il loro unico riparo erano gli orfanotrofi. Non conoscevano il rombo degli aerei e il suono delle mitragliatrici o dei bombardieri ma hanno imparato a riconoscerlo e a nascondersi quando arrivava invidiando i coleotteri perché non potevano infilarsi ovunque e sparire come loro. Non potevano immaginare che le loro case sarebbero state incendiate con bambini e anziani all’interno, che le loro nonne sarebbero state stuprate, le loro madri seviziate o che avrebbero dovuto persino mangiare i loro amati animali domestici, cani, gatti e uccelli per non morire a loro turno di fame durante un assedio durato novecento giorni. Questi bambini non potevano capire come una persona di bel aspetto, curata, elegante e dagli occhi azzurri possa fucilare le madri davanti ai figli o chiedere ad un anziano di scavare una fossa e seppellirlo vivo. Non potevano capire perché degli adulti provenienti da paesi civili pensassero che le trasfusioni di sangue da bambini biondi con occhi azzurri avessero poteri curativi miracolosi o perché la vegetazione si erigeva più rigogliosa nei posti dove buttavano la cenere dei falò umani… La guerra gli ha fatti scoprire che il suono di una testa fracassata a colpi di martello era simile al rumore di una zucca matura spaccata, gli ha insegnato a sparare e a seppellire i morti, la guerra li ha derubati della loro infanzia rimpiazzandola con delle cicatrici tremende, cicatrici simili ai fiorellini sulle tempie delle loro madri che non sarebbero sparite solo perché ci si metteva una benda…

Io ho raccontato qui solo alcuni episodi menzionati nelle testimonianze di questi bambini ma credetemi, il libro è fatto solo di questo, racconti dolorosi. Nonostante la narrazione fosse scorrevole perché raccontata nel linguaggio di gente semplice e quindi il libro si poteva finire tranquillamente in alcune ore, io ci ho impiegato settimane perché avevo bisogno di fermarmi e fare pause di giorni fra un orrore e l’altro. Non è un libro che si legge a il cuor leggero ma è un libro che va letto perché dobbiamo tutti conoscere cos’è veramente la guerra, cosa toglie e cosa da, dobbiamo scoprire anche noi la saggezza del dopo guerra finché abbiamo la possibilità di farlo dalla comodità del nostro divano.

Questo libro è la testimonianza di bambini che hanno dimenticato il loro vero nome dopo che sono stati strappati alla madre, bambini che hanno imparato a contare sentendo il rumore delle bombe e toccando le loro ferite e bambini che hanno scoperto che non tutte le preghiere vengono ascoltate. Coloro che hanno avuto la fortuna di crescere e quindi raccontare hanno capito che raccontare quello che hanno visto e vissuto è un dovere, un dovere verso coloro che non ce l’hanno fatta e un dovere verso coloro che arrivano per aiutarli ad evitare simili atrocità.

Concludo questa recensione con una frase del libro, una domanda che uno di questi bambini sopravvissuti si è posto per tutta la vita, una domanda che racchiude in sé tutte le altre domande: “E adesso vorrei chiedere: ma Dio ha visto tutto questo? E cosa ha pensato?”





 

ENGLISH

Dearest readers,

I start this review by confessing that this was the most shocking, heartbreaking and genuine reading I have ever done in my life and coming from a person who reads mostly drama books, that means a lot. Writer Svetlana Aleksievic won a Nobel Prize in Literature and was censored, persecuted and her work banned from the country by the regime of Aleksandr Lukasenko as in her work as a journalist, chronicler and writer of major Soviet Union events in the second half the twentieth century also criticized the dictatorial regime in Belarus. The Last Witnesses are essentially a valuable collection of testimonies from Russian and Belarusian children who experienced the horror of World War II. The Last Witnesses are essentially a valuable collection of testimonies from Russian and Belarusian children who experienced the horror of World War II. This book was initially published in 1985 but censored by the Soviet regime and its final version, the one I also read, was published in 2005. In this book I had the opportunity to discover through the eyes and memories of children the story of this war, a story different from the official one, a story that doesn't consist only in numbers, dates and places but describes the pain, terror, fear, hunger and anguish experienced by children. Seeing this conflict through innocent eyes that do not know the phenomenon has opened my mind to the simple things that we take for granted but which are ultimately the most important. All these children were taken by surprise, no one had explained to them what the war really meant, they had to discover in the most painful way that the war was when the fathers were gone, that during war not only men died, that it was not a matter of hours or days as they had seen in the movies and that the luckiest and richest child is the child who still had parents and siblings. Most of the children interviewed had lost at least one parent, many had been orphaned and had even been separated from their siblings and their only shelter was the orphanage. They did not know the roar of planes and the sound of machine guns or bombers but they learned to recognize it and hide when it arrived envying the beetles because they could not slip everywhere and disappear like them. They could not imagine that their homes would be set on fire with children and the elderly inside, that their grandmothers would be raped, their mothers tortured or that they would even have to eat their beloved pets, dogs, cats and birds in order not to die of starving during a siege that lasted nine hundred days. These children could not understand how a handsome, well-groomed, elegant and blue-eyed person can shoot mothers in front of their children or ask an elderly person to dig a grave and bury him alive. They could not understand why adults from civilized countries thought that blood transfusions from blond children with blue eyes had miraculous healing powers or why the vegetation grew more luxuriant in places where ashes of human bonfires had been dumped... The war made them discover that the sound of a head being smashed with a hammer was similar to the sound of a cracked ripe pumpkin, taught them to shoot and bury the dead, the war robbed them of their childhood and replaced it with terrible scars, flower-like scars similar to those on the temples of their mothers that donp't disappear just because a bandage is put on...

I have narrated here only a few episodes mentioned in the testimonies of these children but believe me, the book is made of only this, painful stories. Despite the fact that the narration was smooth because it was told in the language of simple people and therefore the book could be finished easily in a few hours, it took me weeks because I needed to stop and pause for days between one horror and another. It is not a book that could be read with a light heart but it is a book that must be read because we must all know what war really is, what it takes away and what it gives, we too must discover post-war wisdom as long as we can do it from the comfort of our sofa.

This book is the testimony of children who have forgotten their real names after they were taken from their mothers, children who learned to count by hearing the sound of bombs and touching their wounds, and children who have discovered that not all prayers are heard. Those who have had the fortune to grow up and therefore talk about it, have understood that telling what they have seen and experienced is a duty, a duty to those who have not made it, and a duty to those who will arrive in order to help them avoid similar atrocities.

I conclude this review with a sentence from the book, a question that one of these surviving children has asked himself all his life, a question that holds all the other questions: “And now I would like to ask: has God seen all this? And what did he think? "








Disclaimer e premesse / Disclaimer and premises

IT:Questo post non ha scopi commerciali e non incoraggia vendite, denominazioni, immagini ed eventuali link presenti sono solo a scopo informativo. Le immagini ritraggono un prodotto acquistato regolarmente che ho valutato in quanto consumatore e lettore. Questo post è di mia completa creazione per quanto riguarda contenuti, foto e idee espresse. Prima di usare qualsiasi parte di questo post siete pregati di contattarmi e nel caso vi abbia ispirato per altre creazioni, vi chiedo cortesemente di menzionare la fonte.

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Thursday, November 11, 2021

Recensione del Shampoo Keratina e Cachemire di Bottega verde - l'opinione di un consumatore / Shampoo Keratine and Cachemire by Bottega Verde review - consumer opinion



Ciao carissimi lettori,

Oggi vorrei recensirvi il mio shampoo preferito, un prodotto che uso continuamente da diversi anni, forse addirittura 5 e che mi ha sempre pienamente soddisfatta. Il prodotto in causa è lo KERATINA E CACHEMIRE shampoo nutriente e ristrutturante con estratti di keratina e proteine di cachemire del marchio italiano Bottega Verde. Credo che avete capito tutti ormai che io sono una grandissima fan e utilizzatrice di questo marchio ed è quindi assolutamente normale che i miei cosmetici preferiti e prodotti che uso di più siano firmati Bottega Verde. Detto questo devo comunque specificare che il prodotto non mi è stato regalato e non ho ricevuto alcun compenso dal brand o dai suoi rappresentanti per scrivere questo articolo. Come specificavo precedentemente, io acquisisco questo shampoo con regolarità da anni e ho desiderato condividere le mie impressioni in quanto consumatore con voi, i miei fedeli e carissimi lettori.

Informazioni dal produttore: Questo shampoo è stato creato per detergere i capelli fragili, spenti, danneggiati e che si spezzano facilmente. La keratina e le proteine di cachemire svolgono un’azione nutritiva e prottetiva conferendo forza e vitalità ai capelli rendendoli allo stesso tempo morbidi e facili da pettinare. Non contiene parabeni e coloranti.

Modalità d’utilizzo: Applicare su capelli bagnati una quantità di shampoo sufficiente per la lunghezza della capigliatura massaggiando fino ad ottenere una sofficissima e piacevolissima schiuma. Risciacquare poi con acqua abbondante.

Packaging: elegante barattolo in plastica semitrasparente di colore marrone contenente 250 ml di prodotto

Consistenza e colore: liquida e cremosa di colore biancastro

Profumo: piacevole, delicato, avvolgente che ricorda i profumi sontuosi ma raffinati

Reperibilità: negozi dell’azienda, sito dell’azienda, amazon, ebay, rivenditori autorizzati

Prezzo: 7.99 €, molto spesso scontato del 50% e anche di più. Sono solita fare scorte tutte le volte quando trovo questo prodotto a 2.99€

P.A.: 12 mesi

INCI:

Valutazione personale: Come vi dicevo, questo shampoo è il mio shampoo preferito e vi svellerò subito il motivo principale. Adoro per tanti motivi questo prodotto ma il motivo principale che mi fa prediligere questo shampoo è il fatto che non mi fa scaricare il colore dai capelli. L’ho usato sempre quando mi tingevo i capelli, poi, per un po’ di tempo, quando non facevo più la tinta, avevo smesso di usarlo per provare altri prodotti ma subito dopo aver optato per la frangia blu sono ritornato al prodotto che mi permetteva di mantenere il colore inalterato più a lungo possibile. Con questo shampoo il momento della doccia è diventato un vero momento di relax, una dolce coccola dove godere del piacevole e avvolgente profumo mentre la soffice schiuma rivitalizzava il mio cuoio capelluto. Grazie a questo shampoo i capelli diventavano molto facili da pettinare e dopo averli asciugati diventavano lucidi, setosi, lisci, morbidi e con un aspetto molto sano e vigoroso. Confesso che ho sempre preferito completare il trattamento dei miei capelli con il balsamo e l’olio sublime della stessa linea, Keratina e cachemire. Anche se tinti, grazie a questo shampoo, i miei capelli hanno sempre una lucentezza naturale e un aspetto molto sano e non si spezzano più. Inoltre, come potete vedere dalle foto che ho condiviso, uso questo prodotto da parecchio tempo ed i miei capelli acquistano una lucentezza invidiabile anche in assenza di tinta o piastra per lisciarli. Non ho mai acquistato questo prodotto a prezzo pieno che ritengo troppo alto per la quantità di prodotto contenuta nel barattolo ma l’ho acquistato molto sovente anche con lo sconto del 50% quindi a 3,99 che ritengo un buon rapporto qualità/prezzo. Inutile dire che al prezzo di 2,99 e viste tutte le sue qualità, questo prodotto diventava per me un vero affare tanto da cercare di fare delle scorte. Apprezzo molto che il flacone è riciclabile e che lo shampoo non contenga parabeni e coloranti però mi chiedo se il suo effetto sarebbe lo stesso senza i diversi siliconi presenti nella lista degli ingredienti. Nonostante continuerò sicuramente a usarlo anche con questa composizione, sarei molto interessata anche a provare una versione senza siliconi.

PRO: non contiene parabeni o coloranti, rende i capelli morbidi e docili alla pettinatura, rinforza e nutre i capelli rendendoli lucidi, forti e meno inclini a spezzarsi, non scarica il colore dai capelli tinti, buon rapporto qualità/prezzo quando scontato

CONTRO: prezzo pieno un po’ alto per il mio budget, contiene siliconi

Conclusione: Questo prodotto potrebbe essere apprezzato da persone con capelli fragili, opachi, tendenti a spezzarsi, che desiderano avere capelli setosi, nutriti e ristrutturati mantenendo allo stesso tempo più a lungo possibile il colore della tinta preferita.



 ENGLISH

Dear readers,

Today I would like to review my favorite shampoo, a product that I have been using continuously for several years, maybe even 5 years now, and that has always fully satisfied me. The product in question is the KERATINA E CACHEMIRE nourishing and restructuring shampoo with keratin extracts and cashmere proteins from the Italian brand Bottega Verde. I think you have all understood by now that I am a huge fan and user of this brand and it is therefore absolutely normal that my favorite cosmetics and products I use the most are signed Bottega Verde. Having said that, I must still specify that the product was not given to me and I have not received any compensation from the brand or its representatives for writing this article. As I previously specified, I have been acquiring this shampoo on a regular basis for years and have wanted to share with you, my loyal and dearest readers, my impressions as a consumer.

Information from the manufacturer: This shampoo was created to cleanse brittle, dull, damaged and easily broken hair. Keratin and cashmere proteins have a nourishing and protective action, giving strength and vitality to the hair, making it soft and easy to comb at the same time. It does not contain parabens and dyes.

How to use: Apply a sufficient amount of shampoo for the length of the hair to wash, to wet hair , massaging until a very soft and pleasant foam is obtained. Then rinse with plenty of water.

Packaging: elegant brown semi-transparent plastic jar containing 250 ml of product

Consistency and color: liquid and creamy whitish in color

Bouquet: pleasant, delicate, enveloping that recalls sumptuous but refined perfumes

Availability: company stores, company website, amazon, ebay, authorized resellers

Price: 7.99 €, very often discounted by 50% and even more. I usually stock up all the time when I find this product at 2.99 €

P.A .: 12 months

INCI:


Personal Evaluation: As I told you, this shampoo is my favorite shampoo and I will tell you the main reason right away. I love this product for many reasons but the main reason that makes me prefer this shampoo is the fact that it does not releases the color from my hair. I always used it when dyeing my hair, then, for a while, when I was no longer dyeing, I stopped using it to try other products but immediately after opting for the blue fringe I went back to the product that I allowed me to keep the color unchanged as long as possible. With this shampoo the moment of the shower has become a real moment of relaxation, a sweet cuddle where one can enjoy the pleasant and enveloping scent while the soft foam revitalized the scalp. Thanks to this shampoo the hair became very easy to comb and after drying it became shiny, silky, smooth, soft and with a very healthy and vigorous appearance. I confess that I have always preferred to complete the treatment of my hair with the conditioner and the sublime oil from the same line, Keratin and cashmere. Even when dyed, thanks to this shampoo, my hair always has a natural shine and a very healthy look and no longer breaks. Also, as you can see from the photos I shared, I have been using this product for a long time and my hair acquires an enviable shine even in the absence of dye or hair ironing. I have never purchased this product at full price which I consider too high for the quantity of product contained in the bottle but I have bought it very often even with a 50% discount, therefore at 3.99 which I believe is a good quality / price ratio. Needless to say, at the price of 2.99 and given all its qualities, this product became a real bargain for me, so much so that I tried to stock up. I really appreciate that the bottle is recyclable and that the shampoo does not contain parabens and dyes but I wonder if its effect would be the same without the different silicones present in the ingredient list. Although I will definitely continue to use it with this composition as well, I would also be very interested in trying a silicone-free version.

PRO: it does not contain parabens or dyes, makes the hair soft and easy to comb, strengthens and nourishes the hair making it shiny, strong and less prone to breaking, does not unload the color from dyed hair, good value for money when discounted

CONS: full price a bit high for my budget, it contains silicones

Conclusion: This product could be appreciated by people with brittle, dull, tending to break hair, who wish to have silky, nourished and restructured hair while maintaining their favourite hair color intact as long as possible.





Disclaimer e premesse / Disclaimer and premises

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Thursday, November 4, 2021

Kafka sulla spiaggia di Haruki Murakami - recensione letteraria / Kafka on the Shore by Haruki Murakami - book review



Ciao carissimi lettori,

Ero molto titubante a fare questa recensione perché questo libro mi ha lasciato delle impressioni confuse e cercavo di chiarirmi prima le idee e rileggere certi paragrafi. Ho letto questo libro dopo che mi è stato fortemente raccomandato, direttamente ma indirettamente, attraverso descrizioni sui diversi social e duenque partivo con delle aspettative abbastanza alte. Confesso di aver già letto “A sud del confine, a Ovest del sole” di Haruki Murakami, libro che non mi aveva impressionato positivamente e tuttavia dopo diverse rassicurazioni anche nelle recensioni disponibili online, ho deciso comunque di cominciare a leggere Kafka sulla spiaggia per scoprire il lavoro più completo di questo autore. 

Vorrei iniziare con le cose che mi sono piaciute e mi hanno lasciato una impressione positiva e discutere magari in seguito gli aspetti meno positivi. Prima di tutto ho apprezzato i vari riferimenti alla cultura giapponese, i proverbi, le descrizioni delle tradizioni giapponesi, le tipologie di letto e filosofie del sonno, il cibo, la filosofia del mangiare ma soprattutto il modo in cui la morte è vista e percepita nella cultura giapponese. Ho apprezzato molto e soprattutto all’inizio del libro, la struttura particolare della narrazione, con episodi del passato che si alternavano a momenti del presente nella visione e prospettiva a diversi personaggi. Ho apprezzato molto anche la diversità dei personaggi e il modo in cui venivano descritte le loro caratteristiche e il modo in cui l’autore tirava fuori la loro unicità nei momenti di banale quotidianità. Murakami è molto grafico e sa descrivere molto bene qualsiasi oggetto o persona, nei più piccoli e intimi dettagli, ma non ha colto con altrettanta precisione l’universo dei rapporti fra i personaggi. La cosa che mi ha deluso è stata l’assenza di affettività, la mancanza di connessione e coesione fra i diversi personaggi, il modo in cui uno percepisce l’altro e risponde a questi input. Forse ero troppo abituata a libri che sondassero in profondità l’animo dei loro personaggi o forse avrei preferito meno descrizioni che illustrano i rapporti sessuali o momenti di toelettatura e più descrizioni dei sentimenti che uno risveglia nell’altro. Capisco che la letteratura moderna fa uso smisurato di sessualità per vendere e per raggiungere ogni categoria di lettore però magari io avrei preferito intuire, immaginare certi aspetti non vederli descritti come in un film. In più se vi ricordate la mia recensione del libro Lolita, non gradisco aspetti di pedofilia nella letteratura, mi ripugnano, mi sconvolgono e trovo che il suo uso per qualsiasi motivo e a qualsiasi scopo non farà altro che peggiorare la situazione degli abusi, delle mutilazioni e le aggressioni varie verso i minori. 

Ho cercato a lungo di capire la filosofia e il messaggio di questo libro e inizialmente non riuscivo a coglierlo. Ero sicura che dovevo guardare oltre la prostituta che cita Hegel mentre fa sesso orale ed ero convinta che il messaggio si nascondesse dietro Nakata, io dei personaggi principali, uno dei più enigmatici personaggi di questo romanzo. Mi chiedevo cosa volesse comunicarci Murakami con il sonno e il cambiamento che il personaggio Nakata subisce da bambino e ho cominciato a vedere la luce solo quando ho scoperto che i personaggi ignorassero la sconfitta del Giappone nella seconda guerra mondiale e le bombe atomiche. Visto che questo aspetto era degno di ulteriori approfondimenti, ho cercato su internet di leggere di più su come il Giappone narra al suo popolo la seconda guerra mondiale. Ho scoperto cosi che a lungo non si parlava della sconfitta, non si raccontava Hiroshima e Nagasaki e sostanzialmente il popolo giapponese non sapeva di aver perso una guerra di fronte agli Stati Uniti d’America. Non conosco tanto bene la cultura giapponese, ma da quello che ho letto in materia di libri e anche di commenti e racconti fatti da cittadini giapponesi su internet, credo che lo scopo di questa strategia è stata la sopravvivenza del paese come paese forte e vittorioso. Probabilmente una conoscenza più approfondita e discussa del finale di questo momento storico avrebbe inculcato al popolo il concetto della perdita, della disfatta. Scegliendo di occultare quella parte della storia, il paese ha dato la possibilità di guarire e ai sopravvissuti e di cominciare da capo come paese all’avanguardia, potente e intraprendente attraverso le nuove generazioni, un po’ come la teoria del viaggio di 40 anni nel deserto di Mosè allo scopo di far dimenticare al suo popolo il concetto della schiavitù. Nakata rispecchia il popolo giapponese, un popolo che ha dormito e poi si è risvegliato e al risveglio deve scoprire e capire ogni cosa. La chiave quindi di questo romanzo è proprio questo personaggio, un personaggio che rachiude l'essenza di un popolo e rappresenta l'emblema di una cultura. 

Voi avete letto qualche romanzo di Haruki Murakami? Condividete le mie impressioni? Se avete delle altre impressioni, vi va di condividerle?




ENGLISH

Hello dear readers,

I was very hesitant to do this review because this book left me confused impressions and I was trying to clarify my ideas first and reread certain paragraphs. I read this book after it was strongly recommended to me, directly and also indirectly, through descriptions on different social networks so I started my reading with quite high expectations. I confess that I have already read "South of the border, West of the sun" by Haruki Murakami, a book that did not impress me positively and yet after several reassurances also in the reviews available online, I still decided to start reading Kafka on the shore to discover the most complete work of this author.

I would like to start with the things that I liked and left a positive impression on me and then discuss the less positive aspects later. First of all I appreciated the various references to Japanese culture, the proverbs, the descriptions of Japanese traditions, the types of bed and sleeping philosophies, the food, the philosophy of eating but above all the way in which death is seen and perceived in the Japanese culture. I really appreciated, especially at the beginning of the book, the particular structure of the narrative, with episodes from the past that alternated with moments of the present in the vision and perspective of different characters. I also really appreciated the diversity of the characters and the way in which their characteristics were described and the way in which the author brought out their uniqueness in moments of banal everyday life. Murakami is very graphic and can describe any object or person very well, in the smallest and most intimate details, but he has not grasped the universe of relationships between the characters with equal precision. The thing that disappointed me was the absence of affectivity, the lack of connection and cohesion between the different characters, the way in which one perceives the other and responds to these inputs. Maybe I was too used to books that deeply probe the soul of their characters or maybe I would have preferred fewer descriptions illustrating sexual intercourse or moments of grooming and more descriptions of the feelings that one awakens in the other. I understand that modern literature makes excessive use of sexuality to sell and to reach every category of reader, but maybe I would have preferred to guess, imagine certain aspects not to see them described as in movies. In addition, if you remember my review of the Lolita book, I dislike aspects of pedophilia in literature, they repel me, upset me and I find that its use for any reason and for any purpose will only worsen the situation of abuse, mutilation and violence on minors.

I have long tried to understand the philosophy and the message of this book and initially I could not grasp it. I was sure that I had to look beyond the prostitute who mentions Hegel while she does oral sex and I was convinced that the message was hiding behind Nakata, the main characters and one of the most enigmatic characters in this novel. I wondered what Murakami wanted to communicate to us through the sleep and the change that the character Nakata undergoes as a child and I only began to see the light when I discovered that the characters ignored Japan's defeat in World War II and the atomic bombs. Since this aspect was worthy of further study, I searched the internet to read more about how Japan tells the people about her World War II. I discovered that for a long time there was no talk of defeat, no mention of Hiroshima and Nagasaki and basically the Japanese people did not know that they had lost a war to the United States of America. I don't know Japanese culture very well, but from what I have read through books and also comments and stories made by Japanese citizens on the internet, I believe that the purpose of this strategy was the survival of the country as a strong and victorious country. Probably a deeper and more discussed knowledge of the ending of this historical moment would have inculcated to the people the concept of loss, of defeat. By choosing to hide that part of history, the country has given itself the chance to heal and to survivors to start anew as a pioneering, powerful and enterprising country through the new generations, a bit like the 40-year travel theory in the desert of Moses in order to make his people forget the concept of slavery. Nakata reflects the Japanese people, a people who slept and then woke up and when he woke up he had discover and understood everything. Therefore, the key to this novel is this character, a character who encloses the essence of a people and represents the emblem of a culture.

Have you read any of Haruki Murakami's novels? Do you share my impressions? If you have any other impressions, would you like to share them?







Disclaimer e premesse / Disclaimer and premises

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