Carissimi
lettori,
Inizio questa
recensione confessando che questa è stata la lettura più sconvolgente, straziante
e genuina che io abbia mai fatto nella mia vita e detto da una persona che
legge principalmente libri drammatici, questo significa molto. La scrittrice
Svetlana Aleksievic ha vinto un premio Nobel per la letteratura ed è stata
censurata, perseguitata e la sua opera bandita dal paese dal regime di
Aleksandr Lukasenko in quanto nel suo lavoro di giornalista, cronista e
scrittrice dei principali eventi dell’Unione Sovietica nella seconda metà del
XX secolo ha criticato anche il regime dittatoriale in Bielorussia. Gli Ultimi
testimoni sono essenzialmente una raccolta preziosa di testimonianze di bambini
russi e bielorussi che hanno vissuto l’orrore della seconda guerra mondiale.
Questo libro è stato pubblicato inizialmente nel 1985 ma censurato dal regime
sovietico e la sua versione definitiva, quella che ho letto anch’io, è stata
pubblicata nel 2005. In questo libro ho avuto l’occasione di scoprire
attraverso gli occhi e i ricordi di bambini la storia di questa guerra, una
storia diversa da quella ufficiale, una storia dove non si parla di solo
numeri, date e luoghi ma si racconta il dolore, il terrore, la paura, la fame e
l’angoscia vissuta dai più piccoli. Vedere questo conflitto attraverso occhi
innocenti che non conoscono il fenomeno mi ha aperto la mente sulle cose
semplici che diamo per scontate ma che alla fine sono le più importanti. Tutti
questi bambini sono stati colti di sorpresa, nessuno aveva spiegato loro cosa
significasse realmente la guerra, hanno dovuto scoprire nel modo più doloroso
che la guerra era quando i padri non c’erano più, che nella guerra non morivano
solo gli uomini, che non era una questione di ore o giorni come avevano visto
nei film e che il bambino più fortunato e ricco il bambino che aveva ancora
genitori e fratelli. La maggior parte dei bambini intervistati aveva perso
almeno un genitore, tanti erano rimasti orfani ed erano stati addirittura
separati dai loro fratelli e il loro unico riparo erano gli orfanotrofi. Non
conoscevano il rombo degli aerei e il suono delle mitragliatrici o dei
bombardieri ma hanno imparato a riconoscerlo e a nascondersi quando arrivava
invidiando i coleotteri perché non potevano infilarsi ovunque e sparire come
loro. Non potevano immaginare che le loro case sarebbero state incendiate con
bambini e anziani all’interno, che le loro nonne sarebbero state stuprate, le
loro madri seviziate o che avrebbero dovuto persino mangiare i loro amati
animali domestici, cani, gatti e uccelli per non morire a loro turno di fame
durante un assedio durato novecento giorni. Questi bambini non potevano capire
come una persona di bel aspetto, curata, elegante e dagli occhi azzurri possa fucilare
le madri davanti ai figli o chiedere ad un anziano di scavare una fossa e
seppellirlo vivo. Non potevano capire perché degli adulti provenienti da paesi
civili pensassero che le trasfusioni di sangue da bambini biondi con occhi
azzurri avessero poteri curativi miracolosi o perché la vegetazione si erigeva
più rigogliosa nei posti dove buttavano la cenere dei falò umani… La guerra gli
ha fatti scoprire che il suono di una testa fracassata a colpi di martello era
simile al rumore di una zucca matura spaccata, gli ha insegnato a sparare e a
seppellire i morti, la guerra li ha derubati della loro infanzia rimpiazzandola
con delle cicatrici tremende, cicatrici simili ai fiorellini sulle tempie delle
loro madri che non sarebbero sparite solo perché ci si metteva una benda…
Io ho raccontato
qui solo alcuni episodi menzionati nelle testimonianze di questi bambini ma
credetemi, il libro è fatto solo di questo, racconti dolorosi. Nonostante la
narrazione fosse scorrevole perché raccontata nel linguaggio di gente semplice
e quindi il libro si poteva finire tranquillamente in alcune ore, io ci ho
impiegato settimane perché avevo bisogno di fermarmi e fare pause di giorni fra
un orrore e l’altro. Non è un libro che si legge a il cuor leggero ma è un
libro che va letto perché dobbiamo tutti conoscere cos’è veramente la guerra,
cosa toglie e cosa da, dobbiamo scoprire anche noi la saggezza del dopo guerra
finché abbiamo la possibilità di farlo dalla comodità del nostro divano.
Questo libro è la
testimonianza di bambini che hanno dimenticato il loro vero nome dopo che sono
stati strappati alla madre, bambini che hanno imparato a contare sentendo il
rumore delle bombe e toccando le loro ferite e bambini che hanno scoperto che
non tutte le preghiere vengono ascoltate. Coloro che hanno avuto la fortuna di
crescere e quindi raccontare hanno capito che raccontare quello che hanno visto
e vissuto è un dovere, un dovere verso coloro che non ce l’hanno fatta e un
dovere verso coloro che arrivano per aiutarli ad evitare simili atrocità.
Concludo questa
recensione con una frase del libro, una domanda che uno di questi bambini
sopravvissuti si è posto per tutta la vita, una domanda che racchiude in sé
tutte le altre domande: “E adesso vorrei chiedere: ma Dio ha visto tutto
questo? E cosa ha pensato?”
ENGLISH
Dearest readers,
I start this review by confessing that this was the most
shocking, heartbreaking and genuine reading I have ever done in my life and
coming from a person who reads mostly drama books, that means a lot. Writer
Svetlana Aleksievic won a Nobel Prize in Literature and was censored,
persecuted and her work banned from the country by the regime of Aleksandr
Lukasenko as in her work as a journalist, chronicler and writer of major Soviet
Union events in the second half the twentieth century also criticized the
dictatorial regime in Belarus. The Last Witnesses are essentially a valuable
collection of testimonies from Russian and Belarusian children who experienced
the horror of World War II. The Last Witnesses are essentially a valuable
collection of testimonies from Russian and Belarusian children who experienced
the horror of World War II. This book was initially published in 1985 but
censored by the Soviet regime and its final version, the one I also read, was
published in 2005. In this book I had the opportunity to discover through the
eyes and memories of children the story of this war, a story different from the
official one, a story that doesn't consist only in numbers, dates and places
but describes the pain, terror, fear, hunger and anguish experienced by
children. Seeing this conflict through innocent eyes that do not know the
phenomenon has opened my mind to the simple things that we take for granted but
which are ultimately the most important. All these children were taken by
surprise, no one had explained to them what the war really meant, they had to
discover in the most painful way that the war was when the fathers were gone,
that during war not only men died, that it was not a matter of hours or days as
they had seen in the movies and that the luckiest and richest child is the
child who still had parents and siblings. Most of the children interviewed had
lost at least one parent, many had been orphaned and had even been separated
from their siblings and their only shelter was the orphanage. They did not know
the roar of planes and the sound of machine guns or bombers but they learned to
recognize it and hide when it arrived envying the beetles because they could
not slip everywhere and disappear like them. They could not imagine that their
homes would be set on fire with children and the elderly inside, that their
grandmothers would be raped, their mothers tortured or that they would even
have to eat their beloved pets, dogs, cats and birds in order not to die of
starving during a siege that lasted nine hundred days. These children could not
understand how a handsome, well-groomed, elegant and blue-eyed person can shoot
mothers in front of their children or ask an elderly person to dig a grave and
bury him alive. They could not understand why adults from civilized countries
thought that blood transfusions from blond children with blue eyes had
miraculous healing powers or why the vegetation grew more luxuriant in places
where ashes of human bonfires had been dumped... The war made them discover
that the sound of a head being smashed with a hammer was similar to the sound
of a cracked ripe pumpkin, taught them to shoot and bury the dead, the war
robbed them of their childhood and replaced it with terrible scars, flower-like
scars similar to those on the temples of their mothers that donp't disappear
just because a bandage is put on...
I have narrated here only a few episodes mentioned in the
testimonies of these children but believe me, the book is made of only this,
painful stories. Despite the fact that the narration was smooth because it was
told in the language of simple people and therefore the book could be finished
easily in a few hours, it took me weeks because I needed to stop and pause for
days between one horror and another. It is not a book that could be read with a
light heart but it is a book that must be read because we must all know what
war really is, what it takes away and what it gives, we too must discover
post-war wisdom as long as we can do it from the comfort of our sofa.
This book is the testimony of children who have forgotten
their real names after they were taken from their mothers, children who learned
to count by hearing the sound of bombs and touching their wounds, and children
who have discovered that not all prayers are heard. Those who have had the
fortune to grow up and therefore talk about it, have understood that telling
what they have seen and experienced is a duty, a duty to those who have not
made it, and a duty to those who will arrive in order to help them avoid
similar atrocities.
I conclude this review with a sentence from the book, a
question that one of these surviving children has asked himself all his life, a
question that holds all the other questions: “And now I would like to ask: has
God seen all this? And what did he think? "
Disclaimer e premesse / Disclaimer and premises
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Thanks for sharing your opinion.
ReplyDeleteI hope you'll visit my last post. Have a good day!
I always return visits.
DeleteIo non riesco a leggere questi libri !! Troppo dolore !!!Mi fa paura e angoscia pensare che sono fatti accaduti realmente, mi sgomenta pensare a quanto l'essere umano sia stato capace di odio e crudeltà, verso i suoi simili, verso i più deboli. E la domanda finale la dice tutta e non ha risposta !! Buona domenica.
ReplyDeleteNon sono libri facili da leggere ma sono comunque libri che dovrebbero essere letti prima o poi perché ci aiuteranno a crescere come esseri umani.
DeleteProbabilmente proprio perchè è un libro vero e autentico è un punto di forza...posso dirti che pur essendo credente e avendo fede in Dio spesso non capisco il perchè di certi accadimenti....
ReplyDeletesi... certe situazioni non hanno spiegazioni, capisco che una persona in sofferenza si faccia queste domande ma credo anche che ognuno di noi si renda conto che non ha senso porsi simili interrogativi.
DeleteI was interested in this book!
ReplyDeleteNice to know that!
DeleteI'd like to read it❤
ReplyDeleteLet me know if you get to do it.
DeleteParece un libro interesante, me lo llevo anotado. Te mando un beso y gracias por la reseña.
ReplyDeleteI am glad it got you interested. Thank you for passing by.
DeleteOh very interesting book even when is not my type of book
ReplyDeleteThere are many genres of books, even if it is not the type of books we usually read, we should try every once and then new genres, it can make us some big surprises.
DeleteCiao dolcissima, un abbraccio Angelo.
ReplyDeleteGrazie per la visita caro amico.
DeleteAfter the first sentence, I decided I had to read it.
ReplyDeleteI am glad to know that. Hope you liked it.
DeleteThis book looks so interesting. Wonderful Post! Have a great day!
ReplyDeleteRampdiary | Fineartandyou | Beautyandfashionfreaks
Thank you for your visit and comment.
DeleteVery interested article! Have a great day my dear! 🤗🤗🤗
ReplyDeleteThank you dear, have a great day too!
DeleteUn libro molto interessante, grazie!
ReplyDeleteGrazie a te per esserci passata.
Deletela penso come Mirtillo....è un periodo poi che piango per niente guardando certi orrori in tv e cambio canale, figurarsi un libro....cmq grazie x l interessante segnalazione
ReplyDeleteBeh, ovviamente leggere questo libro in un periodo in cui ci si è giù di morale non è sempre indicato. A dire la verità, nel mio caso, questi libri mi distraggono dai miei problemi e mi aiutano a capire che ci sono persone che vivono o che hanno vissuto momenti molto peggiori di quelli che ho vissuto io.
DeleteCerti temi mi toccano profondamente..mi piacerebbe leggere questo libro, magari in un periodo in cui avrò un pò di tranquillità ed il giusto distacco per poterlo fare serenamente. Grazie per questa importante recensione su un tema troppo spesso dimenticato. Un abbraccio!
ReplyDeleteHai colto benissimo l'intenzione del mio post e ti ringrazio per averlo condiviso con un commento. Un abbraccio cara!
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