Thursday, November 4, 2021

Kafka sulla spiaggia di Haruki Murakami - recensione letteraria / Kafka on the Shore by Haruki Murakami - book review



Ciao carissimi lettori,

Ero molto titubante a fare questa recensione perché questo libro mi ha lasciato delle impressioni confuse e cercavo di chiarirmi prima le idee e rileggere certi paragrafi. Ho letto questo libro dopo che mi è stato fortemente raccomandato, direttamente ma indirettamente, attraverso descrizioni sui diversi social e duenque partivo con delle aspettative abbastanza alte. Confesso di aver già letto “A sud del confine, a Ovest del sole” di Haruki Murakami, libro che non mi aveva impressionato positivamente e tuttavia dopo diverse rassicurazioni anche nelle recensioni disponibili online, ho deciso comunque di cominciare a leggere Kafka sulla spiaggia per scoprire il lavoro più completo di questo autore. 

Vorrei iniziare con le cose che mi sono piaciute e mi hanno lasciato una impressione positiva e discutere magari in seguito gli aspetti meno positivi. Prima di tutto ho apprezzato i vari riferimenti alla cultura giapponese, i proverbi, le descrizioni delle tradizioni giapponesi, le tipologie di letto e filosofie del sonno, il cibo, la filosofia del mangiare ma soprattutto il modo in cui la morte è vista e percepita nella cultura giapponese. Ho apprezzato molto e soprattutto all’inizio del libro, la struttura particolare della narrazione, con episodi del passato che si alternavano a momenti del presente nella visione e prospettiva a diversi personaggi. Ho apprezzato molto anche la diversità dei personaggi e il modo in cui venivano descritte le loro caratteristiche e il modo in cui l’autore tirava fuori la loro unicità nei momenti di banale quotidianità. Murakami è molto grafico e sa descrivere molto bene qualsiasi oggetto o persona, nei più piccoli e intimi dettagli, ma non ha colto con altrettanta precisione l’universo dei rapporti fra i personaggi. La cosa che mi ha deluso è stata l’assenza di affettività, la mancanza di connessione e coesione fra i diversi personaggi, il modo in cui uno percepisce l’altro e risponde a questi input. Forse ero troppo abituata a libri che sondassero in profondità l’animo dei loro personaggi o forse avrei preferito meno descrizioni che illustrano i rapporti sessuali o momenti di toelettatura e più descrizioni dei sentimenti che uno risveglia nell’altro. Capisco che la letteratura moderna fa uso smisurato di sessualità per vendere e per raggiungere ogni categoria di lettore però magari io avrei preferito intuire, immaginare certi aspetti non vederli descritti come in un film. In più se vi ricordate la mia recensione del libro Lolita, non gradisco aspetti di pedofilia nella letteratura, mi ripugnano, mi sconvolgono e trovo che il suo uso per qualsiasi motivo e a qualsiasi scopo non farà altro che peggiorare la situazione degli abusi, delle mutilazioni e le aggressioni varie verso i minori. 

Ho cercato a lungo di capire la filosofia e il messaggio di questo libro e inizialmente non riuscivo a coglierlo. Ero sicura che dovevo guardare oltre la prostituta che cita Hegel mentre fa sesso orale ed ero convinta che il messaggio si nascondesse dietro Nakata, io dei personaggi principali, uno dei più enigmatici personaggi di questo romanzo. Mi chiedevo cosa volesse comunicarci Murakami con il sonno e il cambiamento che il personaggio Nakata subisce da bambino e ho cominciato a vedere la luce solo quando ho scoperto che i personaggi ignorassero la sconfitta del Giappone nella seconda guerra mondiale e le bombe atomiche. Visto che questo aspetto era degno di ulteriori approfondimenti, ho cercato su internet di leggere di più su come il Giappone narra al suo popolo la seconda guerra mondiale. Ho scoperto cosi che a lungo non si parlava della sconfitta, non si raccontava Hiroshima e Nagasaki e sostanzialmente il popolo giapponese non sapeva di aver perso una guerra di fronte agli Stati Uniti d’America. Non conosco tanto bene la cultura giapponese, ma da quello che ho letto in materia di libri e anche di commenti e racconti fatti da cittadini giapponesi su internet, credo che lo scopo di questa strategia è stata la sopravvivenza del paese come paese forte e vittorioso. Probabilmente una conoscenza più approfondita e discussa del finale di questo momento storico avrebbe inculcato al popolo il concetto della perdita, della disfatta. Scegliendo di occultare quella parte della storia, il paese ha dato la possibilità di guarire e ai sopravvissuti e di cominciare da capo come paese all’avanguardia, potente e intraprendente attraverso le nuove generazioni, un po’ come la teoria del viaggio di 40 anni nel deserto di Mosè allo scopo di far dimenticare al suo popolo il concetto della schiavitù. Nakata rispecchia il popolo giapponese, un popolo che ha dormito e poi si è risvegliato e al risveglio deve scoprire e capire ogni cosa. La chiave quindi di questo romanzo è proprio questo personaggio, un personaggio che rachiude l'essenza di un popolo e rappresenta l'emblema di una cultura. 

Voi avete letto qualche romanzo di Haruki Murakami? Condividete le mie impressioni? Se avete delle altre impressioni, vi va di condividerle?




ENGLISH

Hello dear readers,

I was very hesitant to do this review because this book left me confused impressions and I was trying to clarify my ideas first and reread certain paragraphs. I read this book after it was strongly recommended to me, directly and also indirectly, through descriptions on different social networks so I started my reading with quite high expectations. I confess that I have already read "South of the border, West of the sun" by Haruki Murakami, a book that did not impress me positively and yet after several reassurances also in the reviews available online, I still decided to start reading Kafka on the shore to discover the most complete work of this author.

I would like to start with the things that I liked and left a positive impression on me and then discuss the less positive aspects later. First of all I appreciated the various references to Japanese culture, the proverbs, the descriptions of Japanese traditions, the types of bed and sleeping philosophies, the food, the philosophy of eating but above all the way in which death is seen and perceived in the Japanese culture. I really appreciated, especially at the beginning of the book, the particular structure of the narrative, with episodes from the past that alternated with moments of the present in the vision and perspective of different characters. I also really appreciated the diversity of the characters and the way in which their characteristics were described and the way in which the author brought out their uniqueness in moments of banal everyday life. Murakami is very graphic and can describe any object or person very well, in the smallest and most intimate details, but he has not grasped the universe of relationships between the characters with equal precision. The thing that disappointed me was the absence of affectivity, the lack of connection and cohesion between the different characters, the way in which one perceives the other and responds to these inputs. Maybe I was too used to books that deeply probe the soul of their characters or maybe I would have preferred fewer descriptions illustrating sexual intercourse or moments of grooming and more descriptions of the feelings that one awakens in the other. I understand that modern literature makes excessive use of sexuality to sell and to reach every category of reader, but maybe I would have preferred to guess, imagine certain aspects not to see them described as in movies. In addition, if you remember my review of the Lolita book, I dislike aspects of pedophilia in literature, they repel me, upset me and I find that its use for any reason and for any purpose will only worsen the situation of abuse, mutilation and violence on minors.

I have long tried to understand the philosophy and the message of this book and initially I could not grasp it. I was sure that I had to look beyond the prostitute who mentions Hegel while she does oral sex and I was convinced that the message was hiding behind Nakata, the main characters and one of the most enigmatic characters in this novel. I wondered what Murakami wanted to communicate to us through the sleep and the change that the character Nakata undergoes as a child and I only began to see the light when I discovered that the characters ignored Japan's defeat in World War II and the atomic bombs. Since this aspect was worthy of further study, I searched the internet to read more about how Japan tells the people about her World War II. I discovered that for a long time there was no talk of defeat, no mention of Hiroshima and Nagasaki and basically the Japanese people did not know that they had lost a war to the United States of America. I don't know Japanese culture very well, but from what I have read through books and also comments and stories made by Japanese citizens on the internet, I believe that the purpose of this strategy was the survival of the country as a strong and victorious country. Probably a deeper and more discussed knowledge of the ending of this historical moment would have inculcated to the people the concept of loss, of defeat. By choosing to hide that part of history, the country has given itself the chance to heal and to survivors to start anew as a pioneering, powerful and enterprising country through the new generations, a bit like the 40-year travel theory in the desert of Moses in order to make his people forget the concept of slavery. Nakata reflects the Japanese people, a people who slept and then woke up and when he woke up he had discover and understood everything. Therefore, the key to this novel is this character, a character who encloses the essence of a people and represents the emblem of a culture.

Have you read any of Haruki Murakami's novels? Do you share my impressions? If you have any other impressions, would you like to share them?







Disclaimer e premesse / Disclaimer and premises

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23 comments:

  1. Ammetto di non aver letto i libri anche se il primo titolo citato qualcosa mi dice, ecco questo è uno di quei libri che probabilmente leggerei perchè devo farmi una mia idea per poi rivenderlo su Ebay, però leggere di pedofilia anche no grazie. qquindi non penso che lo comprerò, magari lo cerco in biblioteca...Certo quando i libri fanno discutere è un bene e un male, per il prossimo libro ti consiglio un titolo più leggero...un abbraccio!

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    1. A dire la verità, questo è un libro troppo "leggero" per i miei gusti. Preferisco di gran lunga i libri che rispecchiano momenti della storia, che parlano di eventi anche se tragici attraverso una narrazione complessa. I libri che raccontano la vita in tutte le sue sfaccettature, anche se pieni di crudeltà e ingiustizie mi appagano molto di più di un libro di fantascienza per esempio.

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  2. Hello, thanks for sharing this review. Indeed, sometimes some books has the art to confuse us and with time we can digest the perspective of the author. That's usually a sign of a challenging book. Have a nice weekend ahead dear x
    http://6pinsinashoe.com/

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    1. It is true, some books are challenging and usually those who create confusion are one of them.

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  3. Uy que pena que no te convenció por completo. por el momento lo dejo pasar. Te mando un beso

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    1. Thank you for actually reading my post, I really appreciate it.

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  4. Murakami books vey interesting, deep conversation and pschological sentences... thanks for your review:)

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    1. His books explore some interesting arguments and include some psychological interpretations and challenges but overall for me his books are overrated.

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  5. Before few years I remember that I read one of Murakami books and it was excellent. I like his style of writing.

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    1. Well, I know seversl people who actually like hus writing.

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  6. Oh very interesting book darling
    I really like the books of Murakami

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    1. It is interesting to knpw that. Thank you for your feedback.

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  7. Un personaggio che è emblema di una cultura... mi piace come descrivi questo libro e, come sempre, sei riuscita ad intrigarmi. Anche se, credo che certi aspetti che hai citato darebbero fastidio anche a me... ci penserò. Grazie tesoro.
    Kisses, Paola.

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    1. Grazie per aver dedicato attenzione e aver letto la mia recensione, un saluto!

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  8. Non conosco questo scrittore, grazie della recensione!

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  9. I haven't read that book yet. Thanks for sharing the review.
    Have a good day!

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  10. I didn't actually liked it, there were some things I appreciated but some I didn't and therefore I don't really recommend it.

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