Ciao carissimi
lettori,
Oggi ritorno con
una recensione letteraria, la recensione di un famoso romanzo di un altrettanto
famoso scrittore e filosofo tedesco, vincitore anche del premio Nobel per la
letteratura. Il romanzo s’intitola Siddhartha e l’autore è Hermann Hesse e
nonostante fosse pubblicato per la prima volta nel 1922, attirò l’attenzione
del pubblico solo dopo che lo scrittore vinse il Nobel nel 1946 quando suscitò
l’interesse degli adolescenti alla ricerca di loro stessi, accomunati dal
rifiuto per un mondo e una storia angosciante. Tornò di nuovo in voga negli
anni sessanta e settanta quando il mondo giovanile e artistico rivolse il suo
interesse verso la cultura orientale e soprattutto indiana nella ricerca di una
filosofia pacifica. Siddhartha è un romanzo storico e di formazione, storico
perché ambientato in India nel VI secolo a.C. e ispirato alla vita del Buddha,
Siddhartha Gautama e di formazione perché narra e illustra il percorso che il
personaggio Siddhartha affronta da quando abbandona la casa del padre per unirsi
agli asceti samana fino a quando diventa il Buddha. Il Buddha reale viene
raffigurato nel nostro romanzo come un personaggio secondario, sotto il nome di
Gotama, mentre il nostro eroe è più un pratyekabuddha o buddha solitario. Come
menzionato precedentemente, questo è un romanzo con un importante carattere
filosofico in quanto s’ispira a varie dottrine come l’induismo, con particolare
riguardo per l’ascetismo e il brahmanesimo e il buddhismo, sia nella sua forma
originale, conosciuta oggi anche con il nome di theravada sia in una forma
elaborata dal nostro protagonista e più simile agli insegnamenti di Nāgārjuna
che mette sullo stesso piano nirvana e samsara, virtù e peccato. Oltre a queste
dottrine, in Siddhartha l’autore coinvolge anche la filosofia di Schopenhauer,
Henri Bergson e Nietzsche.
I personaggi di
questo libro sono Siddhartha, il personaggio principale che presta il nome per
il titolo del romanzo, il suo amico fidato Govinda, Kamala, la donna che fa
allontanare Siddhartha dalla vita di asceta, Kamaswami, il commerciante che fa
scoprire al nostro personaggio principale, il vizio, la lussuria e l’avidità,
Gotama il Buddha e Vasudeva, il barcaiolo che salva letteralmente e
filosoficamente la vita al nostro eroe, aiutandolo a scoprire la salvezza e
diventare il Buddha. Ho scelto di non svelare tutti i personaggi di questo
romanzo perché come ben sappiate, non mi piace rivelare più del dovuto per
lasciare al lettore il piacere di scoprire gli eventi attraverso la lettura. Quello
che posso rivelare per quanto riguarda la trama di questo romanzo è che il
percorso formativo del nostro eroe lo porta a sperimentare la vita sotto ogni
aspetto. Siddhartha parte da una vita da asceta e sperimenta in seguito il
peccato sotto ogni forma, dal peccato carnale a quello della mente e
dell’anima. Questo momento della sua vita lo aiuta ad uccidere il suo Io, la
parte della sua persona che la vita da asceta ha solo nutrito e rinforzato.
Uccidendo il suo Io riesce a ritornare bambino, sciocco, impotente creando le
basi per il nuovo Siddhartha e perciò per il futuro Buddha. Ma per arrivare a
diventare il Buddha, Siddhartha dovrà prima toccare il fondo, tentare il
suicidio ed essere salvato una seconda volta da Vasudeva, il barcaiolo che
diventerà il suo grande amico. Il romanzo si conclude con la visione del mondo
del nuovo Siddhartha, la visione che il Buddha del nostro romanzo, un Buddha
solitario, con una concezione sua, in parte diversa dal buddhismo tradizionale
e totalmente diversa da qualsiasi concezione occidentale.
La narrazione di
questo romanzo è fluida, il linguaggio comprensibile e accessibile a tutti, il
flusso della lettura, nel mio caso, essendo stato interrotto solo dal desiderio
di soffermarmi a rileggere certe frasi, analizzarle, individuare il concetto
che si celava dietro, trarre le conclusioni necessarie e annotarle. Confido che
ogni lettore troverà interessante questo libro perché verrà catturato dalle
idee espresse, dal filo della narrazione e dell’argomentazione di ogni concetto
indipendentemente dal fatto che potrà o meno trovarsi in accordo con loro o con
il finale e perciò consiglio il romanzo Siddhartha a tutti coloro che cercano
una lettura valida e ricca di spunti di riflessione.
ENGLISH
Hello dear
readers,
Today I return with a book review, the review of a famous
novel by an equally famous German writer and philosopher, who also won the
Nobel Prize for literature. The novel is called Siddhartha and the author is
Hermann Hesse and although it was published for the first time in 1922, it
attracted public attention only after the writer won the Nobel in 1946 when it
aroused the interest of teenagers in search of who they were and united by the
rejection of an anguishing world and history. It came back in vogue in the
sixties and seventies when the youth and artistic world turned his interest
towards oriental and especially Indian culture in the search for a peaceful
philosophy. Siddhartha is a historical novel and a bildungsroman, historical
because it is set in India in the 6th century BC and inspired by the life of
the Buddha, Siddhartha Gautama and a bildungsroman because it narrates and
illustrates the path that the character Siddhartha faces from when he leaves
his father's house to join the samana ascetics until he becomes the Buddha. The
real Buddha is depicted in our novel as a minor character, under the name of
Gotama, while our hero is more of a pratyekabuddha or solitary buddha. As
previously mentioned, this is a novel with an important philosophical character
as it is inspired by various doctrines such as Hinduism, with particular regard
to asceticism and Brahmanism and Buddhism, both in its original form, also
known today as theravada, as in a form elaborated by our protagonist and more
similar to the teachings of Nāgārjuna who puts nirvana and samsara, virtue and
sin on the same level. In addition to these doctrines, in Siddhartha the author
also involves the philosophy of Schopenhauer, Henri Bergson and Nietzsche.
The characters in this book are Siddhartha, the main
character who lends his name to the title of the novel, his trusted friend
Govinda, Kamala, the woman who takes Siddhartha away from the life of an
ascetic, Kamaswami, the trader who makes our main character discover vice, lust
and greed, Gotama the Buddha and Vasudeva, the boatman who literally and
philosophically saves our hero's life, helping him to discover salvation and
become the Buddha. I have chosen not to reveal all the characters in this novel
because as you well know, I don't like to reveal more than necessary to leave
the reader the pleasure of discovering the events through reading. What I can
reveal about the plot of this novel is that our hero's formative path leads him
to experience life in every aspect. What I can reveal about the plot of this
novel is that our hero's formative path leads him to experience life in every
aspect. Siddhartha starts from an ascetic life and later experiences sin in
every form, from carnal sin to that of the mind and soul. This moment in his
life helps him to kill his ego, the part of his person that life as an ascetic
has only nourished and strengthened. By killing his ego he manages to return to
being a child, foolish, impotent, creating the basis for the new Siddhartha and
therefore for the future Buddha. But to become the Buddha, Siddhartha will
first have to hit rock bottom, attempt suicide and be saved a second time by
Vasudeva, the boatman who will become his great friend. The novel concludes
with the new Siddhartha's vision of the world, the vision that the Buddha of
our novel, a solitary Buddha, with a conception of his own, partly different
from traditional Buddhism and totally different from any Western conception.
The narration of this novel is fluid, the language
understandable and accessible to all, the flow of reading, in my case, having
been interrupted only by the desire to stop and re-read certain sentences,
analyze them, identify the concept behind them, draw necessary conclusions and
write them down. I trust that every reader will find this book interesting
because they will be captivated by the ideas expressed, the thread of narration
and argumentation of each concept regardless of whether or not they may agree
with them or with the ending and therefore I recommend the novel Siddhartha to
all those looking for a valid read full of food for thought.
Recensione realizzata in seguito alla lettura in italiano del libro Siddharta di Hermann Hesse, traduzione di Massimo Mila, editore Adelphi, collana Piccola biblioteca 32, 1985, edizione 75, EAN 9788845901843
Review realized following the reading in Italian of the book Siddharta by Hermann Hesse, translated by Massimo Mila, Adelphi publisher, Piccola biblioteca 32 series, 1985, edition 75, EAN 9788845901843
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