Saturday, January 30, 2021

La rabbia e l'orgoglio di Oriana Fallaci - recensione libro / Anger and pride by Oriana Rallaci - book review

 


Ciao carissimi lettori,

Come avrete già capito dalle foto, ho letto questo libro molto tempo fa, cominciando dai tempi del lockdown in primavera quando mi dilettavo a prendere il sole sulla terrazza e finendo con i tempi delle prime uscite consentite senza varcare i confini della regione. Perché aspettare tanto a recensire questo libro mi chiederete voi? Beh, la risposta è semplice, perché sono stata molto combattuta, fra la mia ammirazione per questa grande scrittrice italiana che avevo elogiato e amato tantissimo nel libro Insciallah e il terrore, la delusione e lo sconcertamento che mi aveva provocato quest’ultima lettura.

Comincio valutando il titolo e devo dire che per quello che questo libro contiene, l’utilizzo della parola RABBIA è azzeccato. Mi è dispiaciuto non aver trovato altrettanto orgoglio in modo da poter assaporare almeno una gamma più complessa di emozioni. Ritornando all’elemento principale, nonché elemento chiave di questo libro, la rabbia è il personaggio principale di questa creazione. Posso capire i meccanismi che hanno originato questa rabbia, l’attacco alle Torri Gemelle a New York nel settembre del 2001, causalità che hanno sconvolto tutto il mondo, ma trovo nondimeno volutamente esagerata la reazione della signora Fallaci. Il suo libro e la sua rabbia designa come colpevole di questo spregevole atto un popolo intero, una cultura completa facendo come quel saggio proverbio dice di non fare “di tutta l’erba un fascio”. Trovo giusto voler punire i colpevoli, trovo giusto voler smascherare le organizzazioni che hanno portato a tutto questo e che la signora Fallaci in quanto giornalista investigativa sa fare benissimo ed è proprio per questo che mi domando perché non ha cercato di portare meglio all’attenzione del mondo questi fatti senza diventare un sordido opinionista come possiamo trovare oggigiorno in ogni angolo e in ogni trasmissione televisiva. La sua rabbia va oltre gli effetti causati da queste disgrazie e finisce per rinnegare qualsiasi contributo che gli antennati di diversi popoli che hanno in comune un solo credo religioso, abbiano dato all’umanità. Io trovo questo atteggiamento molto ingiusto e credo che il propagarsi di questo atteggiamento troverà presto altri nemici e chiunque volesse denigrare e cancellare dalla faccia della terra un popolo, una cultura per il suo credo religioso, il colore della sua pelle, le scelte politiche nonché i reati di pochi, partirà dal rinnegare gli antennati e i meriti dei tanti. Abbiamo già visto questo fenomeno messo in pratica dai nazisti, dai comunisti e persino dalle fazioni radicali che hanno distrutto Palmira, Aleppo, Hatra e lo abbiamo visto anche quest’anno a febbraio nei discorsi del presidente Donald Trump. Non c’è niente di più disumano del desiderio di cancellare le tracce e le creazioni di altri prima di noi, perché queste creazioni e queste tracce sono indifese e noi perdiamo l’ultima reminiscenza di umanità manifestando il nostro potere davanti a elementi che non possono rispondere o difendersi in alcun modo.

Io comprendo il suo dolore e sono sicura che tanti hanno condiviso e sentito questo dolore anche se non sono stati partecipi, ma non dobbiamo permettere alla rabbia di sopraffare in nostro dolore. Perché la rabbia porta all’odio e sappiamo molto bene tutti a cosa porta quest’ultimo.

Capisco che ha scritto questo libro d’istinto, in un momento di grande sofferenza e sono convinto che se avesse aspettato e lo avesse riletto fra qualche mese o qualche anno il libro avrebbe avuto un aspetto completamente diverso. Ma non essendo una testimonianza, non essendo lei che abbia subito direttamente quelle atrocità non posso neanche valutarla come un libro del dolore. Ho letto testimonianze di persone che sono sopravvissute all’Auschwitz è che ne serbavano meno rabbia e rancore, libri di persone che hanno affrontato l’umiliazione, la cancellazione, la derisione e che sono uscite fuori da vincenti sulla malvagità e da guerriere contro le discriminazioni. La rabbia è naturale per noi uomini ma la rabbia va domata altrimenti ci degrada ad una semplice condizione animale.

Subito dopo aver letto questo libro io stessa ero invasa da un sentimento di sconforto e di rabbia ma ho preferito aspettare, calmare l’impeto e riflettere su quello che avrei voluto dire. Riflettere perché non avrei voluto recare alcun danno alla memoria di questa grandissima scrittrice, che fino a questo libro avevo letto con grande piacere e che leggerò ancora volentieri. Ma soprattutto non avrei voluto lasciare nell’impeto del momento uno scritto che più avanti, come sta succedendo adesso con le parole della signora Fallacci, sarebbe stato interpretato male, citato male da coloro che per giustificare le loro azioni e atteggiamenti deplorevoli rivendicano le opinioni di Oriana Fallaci e le utilizzano per creare demagogia.

Nota 31.10.2020 : Questa recensione ha subito un ulteriore rimando in quanto nonostante io l’avessi redatta al mese agosto, avevo in mente di pubblicarla alla fine del mese di ottobre. Purtroppo come ben ricordiamo tutti, quel periodo fu annebbiato dagli attacchi a Nizza e in altre località francesi, dove alcuni individui attaccarono e uccisero senza motivo delle persone innocenti. Persone che non avevano fatto alcun male a loro o ai loro cari, persone che avevano come unica colpa il fatto di essere nati in un paese che aveva avuto scontri con l’Islam. Detto ciò, io conservo e ribadisco tutto quello che ho scritto precedentemente e scelgo di rimandare la pubblicazione di questa recensione semplicemente perché in questo momento gli spiriti sono molto infiammati e vorrei dare la possibilità a coloro che leggono questa recensione di valutarla con gli occhi della mente e non solo con il fuoco che è giusto che divampi nel loro cuore in questo momento.



 ENGLISH

Hello dear readers,

As you may have already understood from the photos, I read this book a long time ago, starting with the lockdown in spring when I enjoyed sunbathing on the terrace and ending with the times of the first trips allowed without crossing the borders of the region. Why wait so long to review this book you may ask? Well, the answer is simple, because I was very torn between my admiration for this great Italian writer whom I had praised and loved so much in the book Insciallah and the terror, disappointment and confusion that this last reading had caused me.

I begin by evaluating the title and I must say that for what this book contains, the use of the word ANGER is spot on. I was sorry I didn't find as much pride so that I could savor at least a more complex range of emotions. Returning to the main element, as well as the key element of this book, the rage is the main character of this creation. I can understand the mechanisms that gave rise to this anger, the attack on the Twin Towers in New York in September 2001, causality that shocked the whole world, but I nevertheless find Mrs Fallaci's reaction deliberately exaggerated. Her book and her anger designate an entire people as guilty of this despicable act, a complete culture, doing as that wise proverb says not to "make a bundle of all the grass". I find it right to want to punish the guilty, I find it right to want to unmask the organizations that led to all this and that Ms. Fallaci as an investigative journalist knows how to do very well and that is precisely why I wonder why she did not try to bring better to world's attention these facts without becoming a sordid commentator as we can find nowadays in every corner and in every television broadcast. Her anger goes beyond the effects caused by these misfortunes and ends up denying any contribution that the ancestors of different peoples who share a religious belief have given to humanity. I find this attitude very unfair and I believe that the propagation of this attitude will soon find other enemies and anyone who wants to denigrate and erase from the face of the earth a people, a culture for its religious belief, the color of its skin, political choices as well as crimes of few, will start by denying the ancestry and merits of many. We have already seen this phenomenon put into practice by the Nazis, the Communists and even the radical factions that destroyed Palmira, Aleppo, Hatra and we saw it again this year in February in the speeches of President Donald Trump. There is nothing more inhumane than the desire to erase the traces and creations of others before us, because these creations and these traces are defenseless and we lose the last reminiscence of humanity by manifesting our power in the face of elements that cannot respond or defend themselves in any way.

I understand her pain and I am sure that many have shared and felt this pain even if they ere not involved directly, but we must not allow anger to overwhelm our pain. Because anger leads to hatred and we all know very well what the latter leads to.

I understand that she wrote this book on instinct, in a moment of great suffering and I am convinced that if she had waited and reread it in a few months or a few years, the book would have looked completely different. But not being a testimony, not being she who directly suffered those atrocities, I can't even evaluate it as a book of pain. I have read testimonies of people who survived Auschwitz and that held less anger and resentment, books of people who have faced humiliation, cancellation, derision and who have emerged as winners over wickedness and warriors against discrimination. Anger is natural for us human beings but anger must be tamed otherwise it degrades us to a simple animal condition.

Immediately after reading this book, I myself was overwhelmed by a feeling of discouragement and anger but I preferred to wait, calm down and reflect on what I wanted to say. Think over because I wouldn't wished to cause any damage to the memory of this great writer, whom I had read with great pleasure up to this book and which I will gladly read again. But above all I would not have wanted to leave in the rush of the moment a writing that later, as is happening now with the words of Mrs. Fallaci, could have been misinterpreted, misquoted by those who, to justify their deplorable actions and attitudes, claim the opinions of Oriana Fallacci and use them to create demagogy.

Note 31.10.2020: This review has been further postponed because although I had written it in August, I had in mind to publish it at the end of October. Unfortunately, as we all well remember, that period was clouded by the attacks in Nice and other French locations, where some individuals attacked and killed innocent people for no reason. People who had done no harm to them or their loved ones, people whose only fault was the fact that they were born in a country that had had clashes with Islam. That being said, I retain and reiterate everything I wrote previously and I choose to postpone the publication of this review simply because the spirits are very inflamed right now and I would like to give those who read this review a chance to evaluate it with their mind's eye and not just with the fire that is right to blaze in their heart right now.





Libro comparso nella collana "le grandi iniziative del Corriere della Sera"
Edizione speciale Mondadori Libri S.p.A / Rizzoli
finito di stampare nel mese di luglio 2019
a cura di RCS MediaGroup S.p.A
presso Grafica Veneta, Trebaseleghe






Disclaimer e premesse / Disclaimer and premises

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38 comments:

  1. Interesting post my dear, thank you for sharing!

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  2. Oriana Fallaci nei suoi libri mi ha sempre lasciato combattuta, tra ammirazione per alcune prese di posizione e sbigottimento e rabbia per altre, ma come si dice nel bene o nel male purchè se ne parli, non sembra male questo testo ma bellissime le foto e speriamo si possa tornare a potrà viaggiare un pò di più presto!!!

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    1. Mi sento rincuorata trovare qualcuno che prova le stesse cose davanti all'opera di questa grande scrittrice.

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  3. Very interested post! Thanks for sharing! Have a great week! 🤗🤗🤗

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  4. Io non ho letto questo libro e, quindi, non sono in grado di dare il mio giudizio. Di Oriana Fallaci ho letto solo " Insciallah", un libro che mi ha colpito soprattutto per il suo narrare crudo e i tanti momenti di violenza e morte. Proprio per questo, ho preferito non leggere altri libri di questa giornalista. Io sonoun intero popolo, d'accordo con te nel dire che l'odio non porta a niente, genera solo altro odio e inizia una catena di violenze difficile da interrompere. Inoltre credo che non si possa incolpare un intero popolo, questa è una cosa molto pericolosa e la storia ci offre molti esempi dei danni che , un simile pensiero, può provocare. La Fallaci è stata una grande giornalista, forse qui si è fatta troppo coinvolgere e travolgere dalle emozioni del momento. Saluti. Ciao.

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    1. Anch'io la penso cosi. Rimane comunque un libro interessante, se non per altro, per la sua eloquenza e la forza della sua argomentazione.

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  5. Grazie della visita e delle belle parole sul blog di Pippo Scarlata, a cui collaboro con mie foto. Buona serata Angelo.

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  6. Sweetheart, what a beautiful weather you have: D I have snow and -4 hehe 😥😥

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    1. Those photos are old, it was april or may 2020...

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  7. Thanks for recommending books. I love reading your reviews about them. Will try to get this book.

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  8. Lovely Selfie There - Enjoyed Your Review - Hope The Next Book Review Is On The Other End Of The Spectrum - Be Well This Month - Sending Positive Vibes

    Cheers

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    1. Actually ot was not a selfie, my husband took that photo of me :P Thanl you for your suggestions ;)

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  9. Great review of this book- I know this Italian author I read one of her books couple of years ago. But it was different position than this one that you are talking about here.
    best regards

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    1. In fact I have bought several other books of this author and I will certainly read them because she has a tremendous force of argumentation and fervor.

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  10. Gosto muito de ler Oriana Fallaci!
    Uma mulher notável, não apenas como jornalista, mas como escritora de mérito e uma lutadora pela liberdade!
    Gostei muito do texto!

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    1. In fact one of the reasons I aproached her literaure is that she was a feminist, she fought for human rights in general and this is why this book disturbed me...

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  11. Interesting book. I haven't read it yet. Thanks for sharing.
    Have a good week!

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    1. Thank you for your visit and comment, it is important to me.

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  12. I heard about this author from my friends, but I myself have not read her books. Thanks for the review, very interested.

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    1. Her ideas make discuss and think, I find that stimulating.

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  13. Non mi piace Oriana Fallaci, non riesco a leggere nulla di lei. Mi indispone come poche.

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    1. Ha un modo a volte rude di rivolgersi alle persone e credo che per questo di lei a me sono piacciuti i romanzi mentre la saggistica mi ha sempre scombussolata.

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  14. Grazie della splendida ecensione!

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    1. Grazie per la visita e per il tuo commento cara.

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  15. I've never heard of this book or author but your review on them is very intriguing and really makes me want to check them out, I'll have to see if the book is available to get on kindle. :)

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    1. Her books are available on kindle in Italian but I don't know if they are available in English or other languages too.

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  16. Interesting review! Thank you very much )

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  17. Glad to read your comments on my blog. You are kind, I thank you for your visit and I hope to hear from you soon.
    so, congratulations on the hair.
    Morris

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