Thursday, January 30, 2020

Il significato dell'essere UMANO / The meaning of being HUMAN




Carissimi lettori,
Come avrete già capito dal titolo, ho letto questo libro di recente e sto cercando di parlarvi delle mie impressioni. Ma cosa potrei dire su un libro tanto sofferto e tanto concreto? È sufficiente raccontarvi che questo è il primo libro da anni che io leggo con una matita in mano per prendere appunti e segnarmi tutti i momenti chiave? Questo non è un libro leggero e leggerlo sarà una esperienza dolorosa che vi cambierà la vita. È straziante leggerlo perché è molto realistico ma è anche un libro edificatore per l’integrità di una persona. Per coloro che non conoscono l’autore, Primo Levi o il libro “Se questo è un uomo”, vi devo dire che l’autore ha scritto questo libro dopo che fu deportato e imprigionato nel campo di concentramento ad Auschwitz durante la seconda guerra mondiale. Primo Levi era un ebreo italiano non religioso, catturato nell’Italia fascista perché partigiano. Fu deportato poi in uno dei campi di concentramento di Auschwitz insieme ad altri 95 italiani ebrei del convoglio 174 000 di cui solo 29 arrivarono al mese di ottobre. Il 22 febbraio 1944 insieme a lui arrivarono ad Auschwitz 650 ebrei italiani, uomini, donne e bambini e lui fu uno dei solo 20 sopravvissuti, gli altri persero la vita per la fame, le malattie, scarse condizioni e nelle camere a gas. Scrisse questo romanzo subito dopo la liberazione finché aveva ancora fresche nella memoria le esperienze e la sofferenza vissuta e nonostante il dolore fisico, la paura di morire, la fame, le malattie, le derisione e l’annientamento psicologico, nelle sue parole non si sente l’odio o la rabbia ma solo il dolore e la tristezza. In questo libro Primo Levi vuole solo raccontare, testimoniare perché la gente non dimenticasse ed eventi come questi non si ripetessero in futuro. Nel lager ha sofferto il freddo, la sete, la fame, ha patito i dolori delle percosse fisiche, l’umiliazione di vedersi strappare i vestiti, rasare i capelli e cancellare il nome e ha lottato per un pezzo di pane perché la legge dei lager dice: “mangia il tuo pane, e, se puoi, quello del tuo vicino”.
Parlerò adesso dei momenti memorabili di questo libro, ce ne sono tanti ma io sceglierò quelli di maggior impatto solo per farvi capire l’importanza di questo libro. In questo libro si parla dell’organizzazione del lager e dei detenuti. Nei lager c’erano 3 categorie di detenuti, gli ebrei a cui veniva assegnata come simbolo la stella di Davide e che erano l’ultima categoria di detenuti e molto spesso venivano mandati direttamente nelle camere a gas almeno non fossero ebrei economicamente utili (ne parlerò di questo più tardi), i detenuti politici ai quali veniva assegnato come simbolo un cerchio rosso e che il più spesso delle volte avevano alloggi diversi da quelli degli altri detenuti e finalmente i criminali e i trasgressori in generale, tedeschi o dei paesi occupati, designati con il simbolo del triangolo verde e a cui veniva assegnato il compito di sorvegliare e comandare nei lager sugli altri detenuti. Oltre a queste categorie nei lager venivano detenuti anche i zingari, gli omosessuali, e i prigionieri di guerra. Memorabili la frasi di Levi che descrivono questa situazione: “è nel normale ordine delle cose che i privilegiati opprimano i non privilegiati: su questa legge umana si regge la struttura sociale del campo” perché nella “lotta per sopravvivere [] ognuno è disperatamente ferocemente solo”, “chi è temuto è ipso facto un candidato a sopravvivere” e in conclusione la legge è che «a chi ha, sarà dato; a chi non ha, a quello sarà tolto». Un altro momento di grande impatto in questo libro è il momento in cui Levi parla delle selezioni per le camere a gas. I lager erano sovrappopolati, i detenuti dormivano due per ogni cuccetta per non parlare della scarsità del cibo e visto che nuovi detenuti arrivavano in continuazione, alcuni detenuti dovevano essere sterminati nelle camere a gas e poi bruciati nei crematori per fare spazio ad altri disgraziati che avrebbero visto la stessa sorte con il tempo. Per scegliere i detenuti da eliminare, venivano organizzate queste selezioni dalle truppe SS che si svolgevano in questo modo: “l’arbitro del nostro destino è un sottufficiale delle SS” e “ognuno di noi, che esce nudo dal Tagesraum nel freddo, deve fare di corsa i pochi passi fra le due porte davanti ai tre, consegnare la scheda alla SS e rientrare per la porta del dormitorio. La SS, sguardo di faccia e di schiena giudica della sorte di ognuno, e consegna a sua volta la scheda all’uomo alla sua destra o all’uomo alla sua sinistra, e questo è la vita o la morte di ciascuno di noi”. Le scelte non erano sempre ovvie, di solito venivano scelti coloro che non erano più in grado di lavorare, erano troppo malati o anziani ma spesso venivano mandati nelle camere a gas anche giovani sani e forti saltando e dando una seconda possibilità al furbo che poi ringraziava Dio a voce alta davanti a tutti gli altri detenuti per non essere stato scelto lui per morire ma qualcun altro. In diversi momenti Levi parla delle persone che accettano con dignità la morte anche quando non era dovuta e di coloro che codardamente rubano il pane ai più deboli per sopravvivere un altro giorno. L’ironia di queste selezioni era che i prescelti venivano lasciati insieme agli altri detenuti per un altro giorno prima del momento fatidico e veniva assegnata a loro una doppia razione di pane e zuppa come consolazione presumo. Ed ecco come i selezionati, sapendo comunque di morire, andavano a morte, sazi per la prima volta. L’ultimo momento di grande impatto di cui vorrei parlare è il momento in cui Primo Levi parla della morte della piccola Emilia, una bambina di soli 3 anni che come la maggior parte dei bambini deportati, finì nelle camere a gas. “Così morì Emilia, che aveva tre anni; poiché ai tedeschi appariva palese la necessità storica di mettere a morte i bambini degli ebrei. Emilia, figlia dell’ingegnere Aldo Levi di Milano, che era una bambina curiosa, ambiziosa, allegra e intelligente”.
Primo Levi ammette che è stato puramente un caso che lui sia sopravvissuto alle selezioni e ai lager. È stato decisamente aiutato dal fatto che fu catturato verso la fine della guerra, in un momento in cui i tedeschi si trovavano in grosse difficoltà e avevano bisogno più che mai di mano d’opera. “In meno di dieci minuti tutti noi uomini validi fummo radunati in un gruppo.” In questo modo i tedeschi hanno trasformato il loro nemico numero uno in “schiavi, privi di ogni diritto” utilizzati per far funzionare ancora la macchina di guerra tedesca. Gli ebrei scelti per lavorare nei lager erano considerati ebrei economicamente utili.
La versione del libro che ho letto io, casa editrice Einaudi 2019, contiene anche un’appendice che Primo Levi ha scritto nel 1976 per rispondere alle domande rivolte dai suoi lettori. Ho trovato molto utile questo appendice e sono contenta di vedere e capire la qualità e la natura delle domande che sono state fatte. Consiglio quindi di leggere anche questo appendice nel caso compraste questa versione del libro o comunque una versione che comprende anche questo segmento. Vorrei menzionare solo alcuni frammenti di questo appendice in quanti li trovo edificanti. Per esempio Primo Levi spiega e discute la differenza fra nazismo e comunismo, fra i gulag sovietici e i lager tedeschi sottolineando che è facile rappresentarsi un socialismo senza campi di concentramento ma è impensabile immaginare un nazismo senza i lager. Nei periodi più duri, nei campi dell’Unione Sovietica la mortalità si aggirava intorno al 30% ed era causata dalla penuria delle risorse e dalle malattie mentre nei lager tedeschi la mortalità si aggirava intorno al 90 -98% perché nei lager tedeschi “si entrava per non uscirne.” Nel suo libro non c’è traccia di oddio verso il popolo e le persone che le hanno fatto tanto male e quando li viene chiesto se potrebbe mai perdonare tutti questi soprusi, lui risponde che non lo ha fatto e non lo farà finche i colpevoli non ammetteranno la loro colpa e non condanneranno il regime che li ha spinti ha fare tutto ciò. Ho trovato molto interessante anche il momento in cui lui parla dei civili e del popolo tedesco che si era dichiarato ignaro davanti a tutti questi abusi. Un popolo che lavorava comunque nel e per il sistema nazista, un popolo che vedeva sparire tutti i suoi vicini ebrei senza mai ritornare lo porta alla conclusione che “la maggior parte dei tedeschi non sapevano perché non volevano sapere” e che “chiudendosi la bocca, gli occhi e le orecchie, egli si costruiva l’illusione di non essere a conoscenza”.
Devo confessare che questo sia stato il più edificante, illuminante e migliore romanzo che io abbia mai letto finora. Non credo di avere le parole giuste per descriverlo o per spiegare cosa si può avvertire, sentire o pensare a leggere questo libro ma vi posso dire che non potete e non dovete mancare di leggerlo. Questo è più che un libro, è una LEZIONE DI VITA!
Vi ringrazio per avermi accompagnata anche in questa avventura e per aver dedicato il vostro prezioso tempo a leggere il mio articolo. Vi saluto e vi lascio riflettere su una delle tante frasi irreprensibili di questo libro.

“viene infatti considerato tanto più civile un paese, quanto più savie ed efficienti vi sono quelle leggi che impediscono al misero di essere troppo misero, e al potente di essere troppo potente.”



ENGLISH

Dear readers,As you may have already understood from the title, I read this book recently and am trying to share with you my impressions. But what could I say about a book so suffered and so down-to-earth? Is it enough to tell you that this is the first book in years that I read with a pencil in my hand to take notes and mark all the key moments? This is not an easy book and reading it will be a painful life-changing experience. It is heartbreaking to read it because it is very realistic but it is also an edifying book for the integrity of a person. For those who do not know the author, Primo Levi or the book "If this is a man", I must tell you that the author wrote this book after he was deported and imprisoned in a concentration camp in Auschwitz during the Second World War. Primo Levi was an Italian non-religious Jew, captured in fascist Italy because he was a partisan. He was then deported to one of the concentration camps of Auschwitz together with 95 other Italian Jews of the convoy 174 000 of which only 29 arrived in the month of October. On February 22, 1944 with him other 650 Italian Jews, men, women and children arrived in Auschwitz and he was one of only 20 survivors, the rest lost their lives from hunger, diseases, poor conditions and in gas chambers. He wrote this novel immediately after his release while his experiences and sufferings were still fresh in his memory and despite the physical pain, the fear of dying, hunger, disease, derision and psychological annihilation, in his words he does not feel hatred or anger but only pain and sadness. In this book Primo Levi just wants to tell, testify so that people doesn't forget and events like these won't happen again in the future. In the concentration camp he suffered the cold, thirst, hunger, underwent the pains of physical beatings, the humiliation of having his clothes torn, his hair shaved off and his name canceled and he fought for a piece of bread because the law of the camps says: "eat your bread, and, if you can, that of your neighbor".
I will now talk about the memorable moments of this book, there are so many but I will choose the ones with the greatest impact just to make you understand the importance of this book. In this book it is discussed the organization of the concentration camp and of the prisoners. In the camps there were 3 categories of prisoners, the Jews who were assigned the star of David as a symbol and who were the last category of prisoners and very often were sent directly to the gas chambers unless we talk about the economically useful Jews (I will talk about this later), political prisoners who were assigned a red circle as a symbol and who veryn often had housing different from other prisoners and finally criminals and offenders in general, German or citizens of the occupied countries, designated by the symbol of the green triangle and to which was assigned the task of supervising and commanding the other prisoners in the camps. In addition to these categories, gypsies, homosexuals, and prisoners of war were also detained in the camps. Levi's phrases describing this situation are memorable: "it is in the normal order of things that the privileged oppress the non-privileged: the social structure of the camp is based on this human law" because in the "struggle to survive [...] everyone is desperately ferociously alone "," those who are feared are ipso facto a candidate to survive "and in conclusion the law states that" to those who have, it will be given; to those who do not have, it will be taken away ». Another moment of great impact in this book is the moment when Levi talks about the selections for the gas chambers. The camps were overpopulated, the inmates slept two for each berth not to mention the scarcity of food and since new inmates continued to arrive, some inmates had to be exterminated in the gas chambers and then burned in the crematoriums to make room for other unfortunate people who would have seen the same fate with time. To select the detainees to be eliminated, these selections were organized by the SS troops which took place in this way: "the arbiter of our destiny is a non-commissioned officer of the SS" and "each of us, who comes out naked from the Tagesraum in the cold, must do running the few steps between the two doors in front of the three men, hand over the card to the SS and go back through the dormitory door. The SS, looking from front to back, judges the fate of each one, and in turn gives the card to the man on his right or to the man on his left, and this is the life or death of each of us. " The choices were not always obvious, usually those who were no longer able to work were chosen, those who were too sick or elderly but often healthy and strong young people were also sent to the gas chambers, skiping and giving a second chance to the sneaky one who then thanked God out loud before all the other inmates for not being chosen to die but someone else. On several times Levi talks about people who accept death with dignity even when it was not their moment and about those who cowardly steal bread from the weakest to survive another day. The irony of these selections was that the chosen ones were left together with the other prisoners for another day before the fatal moment and a double ration of bread and soup was assigned to them as a consolation I presume. And here is how the selected ones, knowing that they were dying, went to death, satiated for the first time. The last moment of great impact that I would like to talk about is the moment when Primo Levi talks about the death of little Emilia, a 3-year-old girl who, like most of the deported children, ended up in the gas chambers. “So died Emilia, who was three years old; for the Germans saw the obvious need to put Jewish children to death. Emilia, the daughter of the engineer Aldo Levi of Milan, who was a curious, ambitious, cheerful and intelligent child ".Primo Levi admits that it was purely a coincidence that he survived the selections and camps. He was definitely helped by the fact that he was captured towards the end of the war, at a time when the Germans were in great difficulty and needed more workforce than ever. "In less than ten minutes all of us good men were assembled into a group." In this way the Germans transformed their number one enemy into "slaves, deprived of all rights" in order to make function the German war machine again. The Jews chosen to work in the camps were considered economically useful Jews.
The version of the book I read, 2019 Einaudi publishing house, also contains an appendix that Primo Levi wrote in 1976 to answer the questions asked by his readers. I found this appendix very useful and I am happy to see and understand the quality and nature of the questions that have been asked. I therefore recommend that you also read this appendix if you bought this version of the book or at least a version that also includes this segment. I would like to mention only a few fragments of this appendix simply because I find it edifying. For example Primo Levi explains and discusses the difference between Nazism and communism, between the Soviet gulags and the German concentration camps, underlining that it is easy to represent a socialism without a detention camp but it is unthinkable to imagine a Nazism without the concentration camps. In the harshest periods, mortality in the camps of the Soviet Union was around 30% and was caused by a shortage of resources and by diseases, while in German concentration camps mortality was around 90 -98% because in German concentration camps “we entered so as not to get out of it. ” In his book there is no trace of hatred towards the nation and the people who have hurt him so much and when asked if he could ever forgive all these abuses, he replies that he did not and will not do it until the guilty ones admit their wrong doing and condemn the regime that pushed them to do all this. I also found very interesting the moment when he talks about civilians and the German people who had declared themselves ignorant of all these abuses. A people that worked in and for the Nazi system, a nation that saw all their Jewish neighbors disappear without ever returning, take him to the conclusion that "most Germans didn't know why they didn't want to know" and that "closing their mouths, eyes and ears, they built the illusion of not being aware. "
I must confess that this was the most edifying, illuminating and best novel I have ever read so far. I don't think I have the right words to describe it or to explain what you can apprise, feel or think when reading this book, but I can tell you that you cannot and must not fail to read it. This is more than a book, it is a LIFE LESSON!
I thank you for accompanying me on this adventure and for taking your precious time to read my article. I greet you and let you reflect on one of the many irreproachable sentences in this book.

" actually, a country is considered all the more civil, the wiser and more efficient there are those laws that prevent the miserable from being too miserable, and the powerful from being too powerful."






49 comments:

  1. Cara Flo, io che ho vissuto quei tempi bui, capisco perfettamente, ognuno dovrebbe leggere, e rileggere e farsi da se stesso delle domande.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Concordo anche se no ho mai vissuto niente di simile.

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  2. Questo è un libro stupendo va letto, riletto, capito e assorbito!!!

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  3. Great post dear, so nice and interesting, love it!  

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  4. It is a great book, by reading this book we understand their feeling and how awful they had been treated being a human. Super sad and pain.

    Have a lovely day!

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  5. Conosco di fama questo libro, anche se non l'ho mai letto. So che il suo autore , Primo Levi, è morto suicida ,probabilmente perchè non è mai riuscito a superare i tragici fatti che racconta nel libro. Sono convinta che tutti lo dovrebbero leggere perchè è una testimonianza eccezionale di quegli anni e la memoria va mantenuta viva. Non l'ho ancora letto perchè provo una grande paura e tanta tristezza , quando leggo di queste cose. Paura che possa succedere ancora, tristezza e smarrimento perchè mi chiedo sempre come sia stato possibile che l'uomo divenisse così crudele, soprattutto nei confronti dei bambini , come Emma di tre anni. Può darsi che lo leggerò ma , per ora non me la sento. Complimenti per la tua ottima recensione. Saluti.

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    1. Grazie per aver letto con tanta attenzione la mia recensione e grazie per aver condiviso con noi i tuoi pensieri, paure e riflessioni. Se dovessi decidere di leggere questo libro, non credo che te ne pentirai e sono sicura che le tue considerazioni ci apriranno un mondo infinito di riflessioni.

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  6. Que bonito se ve este libro! Precioso, me encanta ! Te espero en mi reciente post ! Feliz fin de semana! 💓💓💓

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  7. Non credo riuscirei a leggerlo, ma la tua review è molto interessante e puntuale, come sempre, complimenti tesoro!
    Kisses, Paola.

    Expressyourself

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    1. Capisco, è un libro molto intenso ma se mai avrai voglia di scoprire un po' di verità, questo potrebbe essere un punto di partenza.

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  8. Definitely a deep read, one that makes you emotional.

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  9. Hello Flo
    I confess that I was unable to read this book. When I was younger I saw many documentaries about this concentration camp, now I can't deal with that theme anymore, it was horrible what happened and I wonder how it was possible to happen. But we can never FORGET, never again !!!
    xoxo

    marisasclosetblog.com

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    1. Yes, this is a lesson we can't and should not forget.

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  10. Io sono rimasta traumatizzata quando al ginnasio a scuola ci hanno fatto vedere Auschwits al cinema: forse ero troppo piccola e troppo impressionabile e sicuramente non conoscevo bene tutte le dinamiche dei campi di concentramento, quindi ho visto tante cose che sicuramente non mi aspettavo, ma ricordo chiaramente che non riuscivo a proprio credere che le persone potessero essere tanto crudeli con altre persone che sostanzialmente non avevano fatto niente di male!
    E tutt'ora ho un netto rifiuto per tutto quello che riguarda quel periodo della storia: posso in qualche modo perfino capire (non gistificando, di certo) la schiavitù, alla fine è manodopera gratis, ma i campi di concentramento no! E dire che già le persecuzioni religiose mi sembrano assurde, questa è pura follia!
    Quindi, per me è no, quel libro non credo che lo leggerei mai, anche se sono perfettamente consapevole che offrirebbe grandi spunti di riflessione sono piuttosto sicura che ne uscirei con il disgusto per l'umanità, cosa che sarebbe comunque meglio evitare!^^
    Ottima recensione, comunque, davvero interessante ed approfondita!
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.com

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    1. Cara Silvia, purtroppo certi libri ci divertono, altri ci fanno sognare ma tanti e io oserei dire anche i migliori, ci fanno amareggiare perché riflettono il mondo per cosi com'è. Io sono cresciuta leggendo e rileggendo tanti libri a lieto fine e dimenticando i libri complessi con un finale triste che a scuola ci facevano leggere e oggi, mi rendo conto che ho sbagliato perché il mondo non è fatto solo di brave persone ma è fatto anche di persone meschine, putride dentro, persone che uccidono, rubano, ingannano e truffano ed io, come tanti altri giovani come me, sono impreparata ad affrontarli e a fermarli. Sono convinta che libri cosi aiuterebbero le generazioni future a riconoscere il male e sradicarlo prima che faccia qualcosa di irreversibile come quello che è successo nella seconda guerra mondiale.

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  11. Although a difficult read it gives me hope that young people are aware of what happened and why. We are truly heading towards dark times. People do not realize how easy something like this could happen again in the first world. The first world lives in a bubble but we are need to get woke, soon. Glad you read this and thank you for sharing your thoughts. I am reading a book called The Buy Side it is about insider trading and what happened to cause the stock market crash. It is not as dark and brutal as a book about the holocaust but it does show man-not-kind's dark side.

    Allie of
    www.allienyc.com

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    1. Thank you Allie for sharing all this with us, your book seems very interesting too, it clearly explores the malice and deception that surrounds us nowadays. I will look for it because I am sure it has many great things to show us.

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  12. It's hard to imagine the enormity of the evil which characterized Nazi Germany. I am sure all german society knew what was happening in the concentration camps and today's prosperity in Germany is built on this harm. I haven't read that book, but I will. I have read a few novels on the same subject and every time I was shocked and very sad.
    Thank you for sharing this!

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    1. I don't know if German prosperity is due to those atrocities because they lost the war and had to face many losses. What happened in that moment happened because people were miss informed and I am worried that it ciuld happen again because people is bombed with fale news more than ever.

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  13. You have a wonderful blog! The topics you write about are very close to me. Thank you for sharing your thoughts!

    I follow you through GFC! If you want, go to my blog :)

    MY NEW POST: ФИЛЬМ «СВЕТСКАЯ ЖИЗНЬ» / ОТЗЫВ ♥

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    1. Thank you, I feel honoured, I will certainly check out your blog.

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  14. I really love how we can dive deep into our own by just reading a book that moves us. Thank you for sharing this.
    By the way, I followed your blog, I hope to see you on mine too. Have a great day!

    https://sarahrizaga.blogspot.com/

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    1. Thank you very much, is a great pleasure for me, I will alco check out your blog.

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  15. Oh, I see this must be really a life-changing book - and it is definitely a sign that you even made notices with a pencil. Thanks for sharing!
    xx from Bavaria/Germany, Rena
    www.dressedwithsoul.com

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    1. Dear Rena, thank you for reading my review, a review of a book about the holocaust. I am sure that this is a traumatic memory for you too and I appreciated that you spent your time to read about this book.

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  16. I have never heard about this book but I see after review that I can like it xx

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  17. I would like to read that book. Thank you so much for reccomendation.

    New Post - http://www.exclusivebeautydiary.com/2020/02/helena-rubinstein-wanted-rouge-005.html

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    1. Hope you will get to do it because it ia a true lesson for life!

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  18. It looks interesting. I love such kind of books, I noticed it ☺️

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  19. This book looks great! Thanks for sharing :D
    https://freshisyummy.blogspot.com/2020/02/jacob-takes-fuerteventure-physical.html

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  20. I just returned from Poland and of course I was in Auschwitz. Terrible place
    Now it is customary to compare Hitler and Stalin, but I do not think that it is possible to do this. Hitler was a tyrant who wanted to enslave the whole world, and Stalin was a great politician who liberated many countries and raised the USSR from its knees after the second world war. My grandparents lived well under Stalin
    http://www.recklessdiary.ru

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    1. I am aware that every nation respects and glorifies its idols and might choose to ignore certain aspects because in the end that people also did good things for them or the people they love.

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  21. thank you for post, have a nice Sunday :)

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  22. Grazie per il tuo recente commento sul mio blog, sei adorabile!
    Kisses, Paola.

    Expressyourself

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  23. Thank you very much for your visit and comment.

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Thank you for your visit! If you wish to leave a comment I would be very happy to know your thoughts. DO NOT leave links, I will delete when possible. By comenting you agree to the Privacy Policy of this blog, linked above. Every user is responsible for his/her words, however comments incouraging agression, bullying or bad conduct are not welcomed. I inform you that according to the new GDRP, the information you provide on your comments are visible to all my blog readers and visitors. It also might be available on Google and all other platforms where sharing is possible. By posting a comment on my blog you agree to the visibility and sharing of your informations through these methods. I also inform you that the moderation of the comments is activated for this blog. For more info about how your informations are treated please consult the privacy and cookie policy of this blog. You can comment using your Google account, name and URL or as anonymous. The blog administrator won't use or sell your infromations to third parties.

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