Numai ce am terminat de citit Istoria de Elsa Morante (in
italiana) si intr-un prim moment incerc sa imi revin din starea de soc, de
uimire, dezamagire si revolta. Ca si stil literar Elsa Morante imi aminteste de
scriitorul nostru Mihail Sadoveanu iar povestea personajului principal, Ida
Ramundo imi aduce in minte povestea Victoriei din Baltagul. Este clar, epoca
descrisa este complet diferita dar povestea mamei care se lupta cu cele mai
grele incercari penetreaza sensibilitatea cititorului in asemenea fel incat
chiar daca scriitoarea nareaza cu exactitate evenimetele istorice din acea
perioada si perioada imediat urmatoare si asadar ne pune la curent cu executii,
bombe atomice, linsajuri, etc. am urmarit cu inima la gura soarta copilasului
Useppe, fruct al unui viol si victima caristiilior in lupta cu acel Mare Rau -
epilepsia. Pe alocuri nararea devine greoaie, imi venea in minte descrierea
codrului, deci cred ca aceasta este ilustrare suficienta dar dorinta de a urmari viata personajelor in
timpul si dupa sfarsitul razboiului m-a facut sa continui lectura. La inceput
va spuneam ca sunt perplexa si revoltata, sunt revoltata de omenire si de
capacitatea ei distructiva. Oarecum aceasta carte este si un documentar al
epocii si datorita ei am aflat de numeroasele lansari experimentale de bombe
atomice, bombe pe hidrogen, bombe H, (si
ne mai intrebam care sunt cauzele incidentei crescute de cancer si alte boli
rare), cursa pentru inarmare, aproape orice stat, cat de mic isi producea o
astfel de bomba (Romania nu este numita pentru ca probabil dupa ce platea
despagubiri de razboi de ambele parti nu-i mai ramaneau si bani pentru astfel
de "creatii"). Am fost profund revoltata sa aflu ca intre 1956 si
1961 cheltuielile pentru armament in lumea intreaga se aduna la circa 330
milioane de dolari pe zi..... In concluzie, raman cu un gust amar, nu datorita
scriitoarei sau cartii ci datorita realitatii, datorita omenirii. Istoria este
o carte buna, solicitanta, nu o puteti citi pe plaja in timp ce va bronzati,
sau cel putin eu nu pot sa o fac, e nevoie sa va implicati, sa va concentrati,
in special asupra discursurilor filosofico-politice ale lui Davide Segre.
ITALIANO
Ho appena finito di leggere la storia di Elsa Morante (in
italiano) ed in un primo momento sto cercando di riprendermi dallo stato di
choc, stupore, delusione e rivolta. Per quanto riguarda lo stile letterario,
Elsa Morante mi ricorda lo scrittore rumeno Mihail Sadoveanu e la storia del
personaggio principale, Ida Ramundo, mi ricorda la storia di Victoria del
romanzo La Scure. Evidentemente l’epoca è diversa però la storia della madre
che combatte contro gli ostacoli più difficili penetra la sensibilità del
lettore a tal punto che anche se la scrittrice descrive con esattezza gli
eventi storici di quel periodo e quello successivo e quindi ci mette al
corrente con le esecuzioni, le bombe atomiche, linciaggi, ecc, ho seguito con
il cuore in bocca la sorte del piccolo Useppe, frutto di uno stupro e vittima
delle carestie mentre combatte il Grande Male – l’epilessia. In certi momenti
la narrazione diventa pesante, mi riportava alla memoria la descrizione della
foresta (di Mihail Sadoveanu), e credo che basti questo per illustrarne il
concetto però il desiderio di seguire la vita dei personaggi durante e dopo la
guerra mi ha fatto continuare a leggere. All’inizio vi dicevo che ero perplessa
e turbata, sono turbata e delusa dall’umanità
e dalla sua capacità di distruggere. In un certo modo questo libro è anche un
documentario dell’epoca e grazie ad esso ho scoperto dei numerosi lanci
sperimentali di bombe atomiche, bombe a idrogeno, bombe H (e poi ci chiediamo
come mai abbiamo un incidenza più alta di tumori e malattie rare), la corsa
agli armamenti, quasi ogni stato, per quanto piccolo, aveva prodotto una bomba
simile (la Romania non viene nominata perché probabilmente dopo che finiva di
pagare i danni di guerra ad entrambi i lati non le restavano soldi anche per
queste “creazioni”). Sono stata profondamente sconvolta al sapere che fra il
1956 e 1961 le spese per gli armamenti in tutto il mondo si sommavano a 330
milioni di dollari al giorno.... In conclusione rimango con un sapore amaro in
bocca, non per via della scrittrice o del libro ma per via della realtà, e a
causa dell’umanità. La storia è un buon libro, impegnante, non va letto sulla
spiaggia mentre si prende il sole, o almeno io non riuscivo a farlo, bisogna
coinvolgersi, concentrarsi soprattutto per quanto riguarda i discorsi
filosofico-politici di Davide Segre.
ENGLISH
I just
finished reading The History of Elsa Morante (in Italian) and at first I'm trying
to recover from a state of shock, amazement, disappointment and revolt. As for
the literary style, Elsa Morante reminds me of the Romanian writer Mihail
Sadoveanu and the story of the main character, Ida Ramundo, reminds me of the
story of Victoria of the novel The Ax. Clearly, the moment in time is
different, however, the story of the mother who fights against the most
difficult obstacles penetrate the sensitivity of the reader to the point that
even if the writer describes with accuracy the historical events of that period
and the next one and describes us accurately executions, atomic bombs,
lynchings, etc., I followed with my heart in my mouth the fate of the little
Useppe, the result of a rape and victim of famine while fighting the Great Evil
- epilepsy. At times the narrative becomes heavy, it brought me to mind the
description of the forest (Mihail Sadoveanu), and I think this is enough to
illustrate the concept, however, the desire to follow the lives of people during
and after the war made me continue reading. Earlier I said that I was perplexed
and troubled, I'm upset and disappointed by humanity and its ability to
destroy. In a way, this book is also a documentary of that time and thanks to
it I discovered a number of test launches of atomic bombs, hydrogen bombs,
H-bombs (and then we wonder why we have a higher incidence of cancer and rare
diseases ), the race for armament, almost every state, however small, had
produced a similar bomb (Romania is not named probably because after it ended
to pay war damages to both sides there were no money left for these
"creations "). I was deeply shocked to learn that between 1956 and
1961, the expenditure on arms worldwide arrived to $ 330 million a day. In
conclusion, I remain with a bitter taste in my mouth, not due to the writer or
the book, but due to reality, and because of the humanity. The History is a good
book, challenging, not to be read on the beach while sunbathing, or at least I
could not do it, you have to get involved, focusing in particular on the
political-philosophical discourses of David Segre.
Premesse/
Premises
- Questo post è di mia completa creazione per quanto
riguarda contenuti, foto e idee espresse. Prima di usare qualsiasi parte di
questo post siete pregati di contattarmi e nel caso vi abbia ispirato per altre
creazioni, chiedo cortesemente di menzionare la fonte.
- This
post is of my entire creation as for contents, photos and expressed ideas.
Before using any part of it, you need to contact me and in case it inspired you
for other creations, I gently ask you to mention the source.
sounds great!
ReplyDeletekisses
www.aprendiendoaquererme.com
Thank you very much for your comment. Have a nice day!
DeleteAnche io adoro leggere! Certi libri hai ragione non si possono leggere in spiaggia! Ti seguo e spero che diventeremo buone amiche Chiara www.mybarr.com
ReplyDeleteCerto Chiara, mi fa molta piacere essere amiche, buona serata!
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