Eccomi tornata
con una nuova recensione letteraria e questa volta vi parlo di un romanzo molto
importante di una scrittrice Italiana che ci ha lasciati da poco. Il romanzo è
Accabadora e la scrittrice, come probabilmente avete già indovinato, è la compianta
Michela Murgia. Questa è la prima opera che leggo di questo autore e
lasciatemelo dire, non sarà sicuramente l'ultimo o l'unico.
Il tema
principale del romanzo Accabadora è la morte perché l'accabadora (dallo
spagnolo acabar = finire) è colei che mette fine, colei che termina. Gli
aspetti principali trattati in questo romanzo riguardano la vita è tutto quello
che comprende l'essere vivo, perciò anche la morte, perché se uno non può
decidere quando nascere, potrebbe almeno avere qualcosa da dire su quando
morire. Quindi, a questo punto mi vedo costretta a fare un piccolo spoiler in
quanto uno dei personaggi principali di questo romanzo, la zia Bonaria fa
proprio questo, mette fine alle sofferenze dei moribondi. Sua nipote Maria,
adottata in tenera età e cresciuta come figlia, è l'altro personaggio
principale di questo romanzo. Ovviamente questo aspetto non è chiaro e non è
ovvio sin dall'inizio però ritengo necessario specificarlo immediatamente per
attirare da subito la vostra attenzione. Quindi come stavo dicendo abbiamo due
personaggi principali femminili, Maria e Tzia Bonaria. Maria Listru nasce con
un padre morto, perché suo padre è morto prima che lei nascesse, quindi ella
già dalla nascita è più vicina alla morte della maggior parte delle persone.
Viene in seguito adottata o in questo caso presa come figlia d'anima, da sua
zia Bonaria, una donna che non ha mai avuto figli perché il marito era morto
durante la guerra. Il villaggio è infatti pieno di tantissime donne vedove e
quindi si può dire che la morte è popolare, quasi un personaggio vero e proprio
del romanzo.
L'azione si
sviluppa in un ambito rurale in Sardegna nel periodo interbellico del secondo
scorso. C'è una grande meticolosità nel descrivere le tradizioni di questa
terra, le festività, l'abito, le tradizioni culinarie nonché i principali
momenti dei lavori agricoli, in conclusione la vita contadina. L'azione si
svolge come dicevo per la maggior parte in Sardegna, ma abbiamo tuttavia un
momento in cui il nostro personaggio principale, Maria Listru, lascia la
Sardegna per andare a lavorare a Torino, come balia di due ragazzi, figli di
una ricca famiglia borghese. La pausa è molto breve ma costituisce un momento
cruciale per lo sviluppo del nostro personaggio perché nonostante fosse lontana
dagli eventi in Sardegna questo momento riguarda altri eventi importanti della
vita. Questa fase è altrettanto importante nello sviluppo del carattere di
Maria Listru almeno quanto lo è stata la sua vita in Sardegna.
Il romanzo tratta
diversi aspetti della vita a partire dalla nascita, al battesimo, al matrimonio
ed in precedenza il corteggiamento, il lavoro fisico, le amicizie gli
incidenti, le aggressioni, le malattie e quindi anche la morte, inevitabilmente
anche la morte. Quello che Michela Murgia fa in questo romanzo è illustrale
come tutti questi eventi sono in realtà delle scelte in quanto è l'individuo a
scegliere quando sposarsi e con chi sposarsi, i piatti che vuole mettere a
disposizione per i suoi commensali al matrimonio, è lui a scegliere di lavorare
o meno, la tipologia di lavoro e perciò quando si trova in sofferenza, può
scegliere anche di morire. Quindi questo romanzo non riguarda o non tratta solo
il tema della morte, di fatto, il suo tema è soprattutto la scelta. Scelta
propria o scelte fatte da altri perché, è qui faccio un altro spoiler, noterete
leggendo questo romanzo che la Tzia Bonaria offre i suoi servigi, solo alle
persone convinte di voler oltrepassare questa soglia. Quindi sono le persone
che scelgono consapevolmente di morire e rifiuta assolutamente di offrire i
suoi servigi alle persone che scelgono la morte degli altri per motivi di
comodità o comunque per ridurre e la propria sofferenza. Resta memorabile
infatti un caso in cui rifiuta di offrire i suoi servigi ad una famiglia che
vorrebbe mettere fine alle sofferenze di un anziano, malato, solo perché non è
stata una scelta del malato ma una scelta della famiglia.
Accabadora è
difatti un romanzo breve, ha solo 163 le pagine e la lettura è facile perché la
narrazione è scorrevole e fluente. Nonostante alcuni termini sardi,
terminologie tradizioni inusuali l'Accabadora non è sicuramente un libro da
leggere sulla spiaggia o con mentre si prende il caffè. L'Accabadora è un libro
che fa riflettere, che stimola l'autoanalisi accompagnata da un'importante
carica affettiva in quanto il tema della morte non è un tema che si affronta a
cuor leggero. In conclusione, oltre a dirvi che questo è sicuramente un libro
che merita essere letto voglio anche avvertirvi che è molto importante essere
preparato e soprattutto scegliere il momento adatto per leggere un romanzo di
questo calibro.
ENGLISH
Dear friends and readers,
Here I am back with a new literary review and this time I am
talking about a very important novel by an Italian writer who recently left us.
The novel is Accabadora and the writer, as you probably already guessed, is the
late Michela Murgia. This is the first work I have read by this author and let
me tell you, it will certainly not be the last or the only one.
The main theme of the novel Accabadora is death because the
accabadora (from the Spanish acabar = to finish) is the one who puts an end,
the one who finishes. The main aspects covered in this novel concern life and
everything that includes being alive, therefore also death, because if one
cannot decide when to be born, he could at least have something to say about
when to die. So, at this point I feel the need to make a small spoiler because
one of the main characters of this novel, Aunt Bonaria does just that, she puts
an end to the suffering of the dying. Her niece Maria, adopted at a young age
and raised as a daughter, is the other main character of this novel. Obviously,
this aspect is not clear and it is not clear from the beginning but I think it
is necessary to specify it right away to immediately attract your attention. So,
as I was saying we have two main female characters, Maria and Tzia Bonaria. Maria
Listru was born with a dead father, because her father died before she was
born, so from birth she is closer to death than most people. She is later
adopted or in this case taken as a soul daughter, by her aunt Bonaria, a woman
who never had children because her husband died during the war. The village is
in fact full of many widowed women and so we can say that death is popular,
almost a real character in the novel.
The action develops in a rural setting in Sardinia in the
interwar period of the last century. There is great precision in describing the
traditions of this land, the festivities, the clothing, the culinary traditions
as well as the main moments of agricultural work, in conclusion the peasant
life. The action takes place as I said for the most part in Sardinia, but we do
have a moment in which our main character, Maria Listru, leaves Sardinia to go
and work in Turin, as a wet nurse to two boys, sons of a rich bourgeois family.
The pause is very short but it constitutes a crucial moment for the development
of our character because although she was far from the events in Sardinia this
moment concerns other important events in her life. This phase is just as
important in the development of Maria Listru's character at least as it was her
life in Sardinia.
The novel deals with different aspects of life starting from
birth, to baptism, to marriage and previously courtship, physical work,
friendships, accidents, assaults, illnesses and therefore also death,
inevitably death too. What Michela Murgia does in this novel is illustrate how
all these events are actually choices since it is the individual who chooses
when to get married and who to get married to, the dishes he wants to make
available for his wedding guests, he is the one who chooses to work or not, the
type of work and therefore when he finds himself in suffering, he can also
choose to die. Therefore, this novel does not concern or deal only with the
theme of death, in fact, its theme is above all the choice. One's own choice or
choices made by others because, and here I make another spoiler, you will
notice reading this novel that Tzia Bonaria offers her services only to people
convinced of wanting to cross this threshold. So, they are people who
consciously choose to die and she absolutely refuses to offer her services to
people who choose the death of others for reasons of convenience or in any case
to reduce their own suffering. In fact, a memorable case remains in which she
refuses to offer her services to a family that would like to put an end to the
suffering of an elderly, sick person, only because it was not the patient's
choice but the family's choice.
Another important aspect is the pain and suffering that, in
this case, does not always end with death, or at least not the suffering of
loved ones because for them there is still mourning which is also a pain. In
fact, there is a moment in which Maria asks her aunt when mourning ends and her
aunt replies that it ends when the pain for the loss ends and continues
explaining that pain is naked and people try to hide their pain by using
mourning clothes.
Accabadora is in fact a short novel, it has only 163 pages and the reading is easy because the narration is smooth and fluent. Despite some Sardinian terms, unusual traditional terminology, Accabadora is definitely not a book to read on the beach or while drinking coffee. Accabadora is a book that makes you think, that stimulates self-analysis accompanied by an important emotional charge because the theme of death is not a theme that can be approached light-heartedly. In conclusion, in addition to telling you that this is definitely a book that deserves to be read, I also want to warn you that it is very important to be prepared and above all choose the right time to read a novel of this caliber.
Per realizzare questa recensione ho letto in Italiano il libro Accabadora di Michela Murgia, casa editrice Einaudi, collana Super ET, 2014, ISBN 978-88-06-22189-8
To write this review I read in Italian the book Accabadora
by Michela Murgia, Einaudi publishing house, Super ET series, 2014, ISBN
978-88-06-22189-8
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Mi hai molto incuriosita, da leggere!!!!
ReplyDeleteGracias por la reseña. Tomó nota. Te mando un beso.
ReplyDeleteOh wow this is a very interesting read. I am a firm believer in the right to die, but is not legal in most places. And yes I also the idea of "closure" getting over a death of someone, you just learn to live with the loss.
ReplyDeleteAllie of
wwwa.allienyc.com
Hello, my dear Flo,
ReplyDeleteHere is a book that I would never read, because death has always been a part of my life since I was very little. My grandmother died at home in a fall down the stairs when she woke up at night to put her baby granddaughter to sleep, and I was sleeping with her. I suffered a lot at her death, they dressed me in black and it scarred me for life. Then, aged 24, my father also decided to put an end to his suffering. That had implications for my whole life. When I found out I had this serious illness, my much-loved aunt died in a brutal accident. As you can see, death has always been a part of my life! My grandfather died bedridden without knowing if he was still in this world, his suffering made me question whether it was necessary to suffer so much, I wouldn't want to be alive in my grandfather's situation! Death is not an easy subject for me and I think many people are very lucky in the sense that they only experience mourning very late in life!
Have a nice Sunday!
An interesting book and very difficult topic. Thank you for great review.
ReplyDeleteHave a wonderful day!