Sunday, May 7, 2023

I leoni di Sicilia - recensione letteraria / The Florios of Sicily - book review

 


Ciao carissimi lettori e amici,

Oggi ritorno con una recensione letteraria, la recensione di un libro molto apprezzato, che a distanza di 3 anni dalla pubblicazione rimane in testa alle classifiche confermandosi il titolo più venduto in Italia. Il libro si intitola I LEONI DI SICILIA, ha venduto più di 700.000 copie dando luce a più di 35 edizioni ed essendo già pubblicato negli Stati Uniti d’America, Spagna e Olanda mentre è in corso la traduzione in altri più di 30 paesi. L’autrice di questo romanzo è Stefania Auci, scrittrice italiana nata a Trapani nel 1974 e laureata in giurisprudenza. Il libro è una saga familiare, la saga di una delle famiglie più importanti della storia italiana, i Florio. Per coloro che come me, prima di leggere questo libro non fossero a conoscenza di chi fosse questa famiglia, i Florio hanno iniziato come commercianti, hanno inventato il tonno in scatola, il vino marsala, hanno innovato anche l’industria farmaceutica, i trasporti, l’armamento, l’estrazione di zolfo, le corse automobilistiche, creandosi cosi un nome nella società civile e politica dell’epoca. Alla fine del XIX e l’inizio del XX secolo i Florio raggiunsero l’apoteosi frequentando le cerchie nobiliari e reali più importanti d’Europa. Mi sono lasciata un po’ andare perché questa parte verrà narrata solo nel secondo romanzo di questa saga, che s’intitola l’inverno dei leoni mentre le vicende del romanzo I leoni di Sicilia si concludono dopo lo sbarco di Garibaldi in Sicilia e l’unione dell’Italia.

Il romanzo inizia con lo sbarco a Palermo di Paolo e Ignazio Florio, due fratelli provenienti da Bagnara Calabra, ambiziosi e decisi di sfruttare le loro capacità per arricchirsi e crearsi un nome. Insieme a loro arrivano anche Giuseppina Saffiotti, moglie di Paolo e madre di Vincenzo Florio e Vittoria Florio, nipote di Paolo e Ignazio e cugina di Vincenzo. La prima parte del romanzo racconta le difficoltà che i fratelli Florio incontrano cercando di integrarsi in una società diffidente e retrograda che si sente minacciata dall’intraprendenza dei Florio. Paolo purtroppo muore presto e a dirigere il negozio rimane il fratello Ignazio che non solo fa andare avanti con diligenza l’aromateria creando tecniche innovative per lavorare le materie prime, aumentando il numero dei servizi gestiti e stabilendo legami nella comunità ma si occupa anche dell’educazione e l’istruzione di suo nipote Vincenzo che è letteralmente il protagonista di questo primo romanzo. Quando Ignazio muore, Vincenzo prende le redini dell’azienda portandola a vette mai sognate dai suoi predecessori. A Vincenzo Florio senior sono attribuite l’invenzione del tonno in scatola, il raffinamento di un vino da poveri, il marsala, per farlo diventare un nettare degno delle tavole dei re, la creazione di una compagnia di navigazione e il monopolio sui trasporti ma, nonostante tutto ciò, non riesce a farsi integrare e accettare dalla alta società palermitana come un loro pari. Per i nobili e i principi siciliani, Vincenzo rimane sempre un “facchino”, il cui sangue “puzza di sudore”, l’unico suo valore e l’unico elemento che lo rende necessario è la sua capacità monetaria, la capacità di salvarli dalla bancarotta con prestiti che non riescono a restituire. Vincenzo entra a far parte della politica dell’isola e in finale della politica dell’Italia unita ma colui che verrà accettato dall’alta società palermitana e italiana è suo figlio Ignazio, un figlio che egli alleva come suo zio aveva allevato lui e per cui egli sceglie il nome dell’unico padre che ha mai conosciuto, Ignazio. Ignazio è l’erede e il futuro dei Florio, il frutto di una dinamica familiare ancora più complessa e intricata di quella che vede come personaggi principali Paolo, Giuseppina e Ignazio. Giulia Portalupi, la madre di Ignazio, figlia di commercianti milanesi, è una donna caparbia, orgogliosa e forte che nonostante le vicissitudini, i giudizi, i pettegolezzi e il rifiuto delle due famiglie, rimane ferma accanto a Vincenzo e alle loro figlie, Angelina e Giuseppina. L’arrivo di Ignazio costituisce per ella la sua redenzione, la sua chance di farsi accettare da una società che senza conoscerla, l’aveva giudicata come arrivista, donna facile e incolta. Giulia invece non è incolta, è una donna che aveva ricevuto un’educazione eccelsa, una donna decisa che nonostante i tentativi maldestri della società di degradarla, sa difendere il suo amore e la sua famiglia. Il calvario di Giuseppina che rimpiange fino alla morte aver dovuto lasciare Bagnara, viene superato in contenuto doloroso e intensità, dalle sofferenze che sua nuora Giulia e le sue nipoti durante l’infanzia, devono sopportare. A differenza di Giuseppina, Giulia avrà anche occasione di gioire, di essere felice ed appagata. Stefania Auci è riuscita, rispettando la storia conosciuta dei Florio, a dar vita a delle dinamiche familiari intriganti ed emozionanti che catturano e dilettano il lettore. Il suo talento si nota anche dal modo in cui ha integrato eventi storici cruenti ed importanti come i moti del 1818, la rivoluzione del 1848, lo sbarco di Garibaldi in Sicilia e la successiva unione dell’Italia, alla storia, allo sviluppo economico, i progressi e agli arresti di una delle più note famiglie italiane. Frasi come “Da quella faccenda della rivoluzione, Vincenzo si era riproposto una cosa: rammentare sempre che ai politici non bisognava dar fiducia. Usarli, manipolarli, comprarli, se necessario, perché ogni uomo ha un prezzo. Però mai, mai fidarsi ciecamente di loro” descrivono chiaramente il modo in cui Vincenzo fa crescere i suoi affari e aumentare il potere della sua famiglia in una “Palermo, schiava padrona, che pare vendersi a tutti, ma che appartiene solo a se stessa”, in Sicilia e presto anche nella nuova Italia unita.

La narrazione è fluida, scorre piacevolmente e rende questo romanzo facile da leggere nonostante l’integrazione di eventi storici e le 437 pagine. Costituirà una lettura piacevole nelle vostre serate solitarie con davanti una tazza di tè caldo, nelle pause di studio o lavoro e nelle vostre vacanze, se l’aspetto voluminoso e ingombrante della brossura non dovesse creare problemi. Buona lettura!


 

ENGLISH

Hello dear readers and friends,

Today I return with a literary review, the review of a highly appreciated book, that 3 years after its publication remains at the top of the charts confirming itself as the best-selling title in Italy. The book is entitled THE FLORIOS OF SICILY, has sold more than 700,000 copies, giving birth to more than 35 editions and having already been published in the United States of America, Spain and the Netherlands while the translation is underway in more than 30 countries. The author of this novel is Stefania Auci, an Italian writer born in Trapani in 1974 and graduated in law. The book is a family saga, the saga of one of the most important families in Italian history, the Florio. For those like me who, before reading this book, were not aware of who this family was, the Florio family started as traders, they invented canned tuna, marsala wine, they also innovated the pharmaceutical industry, transport, armament, extraction of sulfur, motor racing, thus creating themselves a name in the civil and political society of the time. At the end of the nineteenth and early twentieth centuries, the Florio family reached their apotheosis by attending the most important noble and royal circles in Europe. I let myself go a bit because this part will be told only in the second volume of this saga, while the events of the novel The Florios of Sicily end after Garibaldi's landing in Sicily and the union of Italy.

The novel begins with the arriving at Palermo of Paolo and Ignazio Florio, two brothers from Bagnara Calabra, ambitious and intent to use their skills to enrich themselves and create a name for themselves. Giuseppina Saffiotti, wife of Paolo and mother of Vincenzo Florio and Vittoria Florio, nephew of Paolo and Ignazio and cousin of Vincenzo also arrive with them. The first part of the novel narrates the difficulties that the Florio brothers encounter trying to integrate into a diffident and retrograde society that feels threatened by the spirit of initiative of the Florio family. Unfortunately, Paolo dies soon and his brother Ignazio remains in charge of the shop, who not only diligently keeps the aromatics going by creating innovative techniques for processing raw materials, increasing the number of managed services and establishing links in the community but also takes care of education and the upbringing of his nephew Vincenzo who is literally the protagonist of this first novel. When Ignazio dies, Vincenzo takes over the reins of the company, taking it to heights never dreamed of by his predecessors. Vincenzo Florio senior is credited with the invention of canned tuna, the refinement of a poor wine, the marsala, to develop it into a nectar worthy of the tables of kings, the creation of a shipping company and the monopoly on transport but despite all this fails to be integrated and accepted by the high society of Palermo as an equal. For Sicilian nobles and princes, Vincenzo always remains a "porter", whose blood "stinks of sweat", his only value and the only element that makes him necessary is his monetary capacity, the ability to save them from bankruptcy with loans that they fail to repay. Vincenzo becomes part of the politics of the island and in the end of the politics of united Italy but the one who will be accepted by the high society of Palermo and Italy is his son Ignazio, a son he raises as his uncle had raised him and for whom he chooses the name of the only father he has ever known, Ignazio. Ignazio is the heir and the future of the Florio family, the result of an even more complex and intricate family dynamic than the one that sees Paolo, Giuseppina and Ignazio as main characters. Giulia Portalupi, Vincenzo's mother, daughter of Milanese merchants, is a stubborn, proud and strong woman who, despite the vicissitudes, judgments, gossip and rejection of the two families, remains firmly next to Vincenzo and their daughters, Angelina and Giuseppina. The arrival of Ignazio constitutes her redemption, her chance to be accepted by a society that, without knowing her, had judged her as a climber, an easy and uneducated woman. Giulia, on the other hand, is not uneducated, she is a woman who had received an excellent education, a determined woman that despite the clumsy attempts of society to degrade her, knows how to defend her love and her family. Giuseppina's ordeal, her regretting until death having had to leave Bagnara, is overcome in painful content and intensity by the suffering that her daughter-in-law Giulia and her granddaughters have to endure during childhood. Unlike Giuseppina, Giulia will also have the opportunity to rejoice, to be happy and satisfied. Stefania Auci has managed, respecting the known history of the Florio family, to give life to intriguing and exciting family dynamics that capture and delight the reader. Her talent can also be observed in the way she integrated bloody and important historical events such as the riots of 1818, the revolution of 1848, the arrival of Garibaldi in Sicily and the subsequent union of Italy, with history, economic development, the progress and the deadlock of one of the most famous Italian families. Phrases such as “From that revolutionary matter, Vincenzo had ripurposed one thing: always remembering that politicians should not be trusted. Use them, manipulate them, bribe them if necessary, because every man has a price. But never, never trust them blindly. " clearly describe the way in which Vincenzo makes his business grow and increase the power of his family in a "Palermo, a slave mistress, who seems to sell herself to everyone, but which belongs only to herself", in Sicily and soon also in the new united Italy.

The narrative is fluid, flows pleasantly and makes this novel easy to read despite the integration of real historical events and the 437 pages. It will be a pleasant read on your solitary evenings in front of a cup of hot tea, on study or work breaks and on your holidays, if the voluminous and bulky aspect of the volume won’t create problems. Enjoy the reading!





 

 

Cosa dice la critica / What critics say:

«Il romanzo intreccia le vicende storiche con la vita privata dei Florio, trasportando il lettore in un mondo affascinante di forti personalità.»

La Lettura Corriere della Sera

 

«Una scrittura visiva, che ci immerge nei luoghi e nella storia, che non indulge al sentimentalismo e rimane lucida e anche un po’ spietata. Con echi del Gattopardo e del Camilleri storico. »

Famiglia Cristiana



IT: Ho letto e recensito il romanzo I LEONI DI SICILIA di Stefania Auci, casa editrice Nord, collana Narrativa Nord, 2019, ISBN 9788842931539

ENG: I have read and reviewed the novel FLORIOS OF SICILY by Stefania Auci, Nord publishing house, Nord Narrative series, 2019 ISBN 9788842931539

 

 

 

IT: Per le informazioni non acquisibili dalla lettura del libro ho consultato la seguente bibliografia:

ENG: For information that cannot be acquired from reading the book, I have consulted the following bibliography:

  1. https://www.editricenord.it/libro/stefania-auci-i-leoni-di-sicilia-9788842931539.html
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Stefania_Auci
  3. https://www.goodreads.com/book/show/49950447-the-florios-of-sicily






Disclaimer e premesse / Disclaimer and premises:

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13 comments:

  1. Non conoscevo questo romanzo, ma sembra piuttosto interessante nonostante sia un genere che normlmente non sceglierei.
    Però se è scritto bene ed è scorrevole può essere una buona opportunità per allargare i miei orizzonti letterari! :)
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.com

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  2. Me ne hanno parlato bene in molti, ma io non ho ancora avuto modo di leggerlo, magari lo inserisco tra le prossime letture (una volta terminata la colonnina sul comodino:P)

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    Replies
    1. So che tu sei una grande lettrice e credo che prima o poi leggerai anche questa saga ;)

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  3. Oh this sounds super interesting. Wow I had not heard of them and had no idea. They were responsible for so much. Sounds like a great read and I bet it would make a great series like Selfridges!

    Allie of
    www.allienyc.com

    ReplyDelete
    Replies
    1. I never thought of it like this but it may be a cool idea.

      Delete
  4. This sounds like such a good read - and well written, too! Thank you for the heads up!
    the creation of beauty is art.

    ReplyDelete
    Replies
    1. It really is, this book was actually translated in English too.

      Delete
  5. Oh very interesting book darling

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  6. Ultimamente sto leggendo pochi libri perchè sto studiando molto ma me lo segno perché sembra molto interessante ! Buona giornata Flo
    https://chicchedimamma.com/

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  7. Sounds really interesting. I haven't heard about this family but it's definitely worth to read about them.

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  8. I haven't read it yet. Thanks for sharing.
    I invite you to visit my last post. Have a good week!

    ReplyDelete

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