Ciao carissimi
lettori,
Oggi vorrei
recensire un romanzo di Elsa Morante, la scrittrice italiana che amo di più
fino a questo momento. Mi bastò leggere il suo romanzo La Storia, che le valse
il premio La Strega per sceglierla come scrittrice italiana preferita senza più
cambiare idea. Ulteriormente ho letto anche il romanzo L’Isola di Arturo, che
ho recensito QUI e adesso dopo aver letto un suo terzo romanzo, sono ancora più
sicura che è lei, la scrittrice italiana che amo di più. I romanzi di Elsa
Morante sono solidi, ricchi di descrizioni, di personaggi complessi, di
movimento, di sentimenti, di riflessioni, di descrizioni di sentimento e
riflessioni. Aracoeli fu il suo ultimo romanzo, nonché il più misterioso, un romanzo che mi ha tenuto col fiato sospeso cercando di capire le cause di certi
fenomeni e rapporti in una famiglia apparentemente normale. Il romanzo viene
scritto in prima persona e il personaggio principale è Manuele, un quarantenne
omosessuale, infelice e fallito, alla ricerca costante dell’amore primordiale,
l’amore materno. Aracoeli è sua madre, una donna di origini contadine andaluse,
una ragazza semplice che incontrando un ufficiale nonché aristocratico
italiano, si vede trasportata in un mondo completamente diverso, un mondo dove
dovrà imparare insieme a suo figlio, un nuovo linguaggio e nuove abitudini.
Questo romanzo è
centrato sulla relazione madre – figlio e su come le dinamiche di questo
rapporto andranno a condizionare lo sviluppo e ulteriormente il fallimento del
figlio. La scrittrice ha un talento molto spiccato nel cogliere e descrivere la
genesi di un trauma, quasi al pari dei migliori psicologi. Nonostante non
avesse mai avuto dei figli propri, la scrittrice ha catturato in modo genuino
l’emozione del rapporto e l’amore autentico fra madre e figlio in ogni romanzo
che io abbia letto, senza ritoccarlo con quelle correzioni moralistiche dettate
dalla coscienza sociale perbenista che ovattano e attutiscono i ricordi di una
madre. L’intensità dei sentimenti che trasuda da ogni parola, avvolge il lettore
in una calorosa e dolce attesa per il seguito con la certezza che l’avventura
continuerà altrettanto coinvolgente, inaspettata e ricca di emozioni.
Ogni personaggio
è molto complesso, arricchito con una vasta gamma di sentimenti e in grado di
compiere atti sorprendenti. Probabilmente per il personaggio Manuele, l’autrice
si fosse ispirata agli uomini con cui aveva interagito, soprattutto al suo
grande amico Pier Paolo Pasolini, grande poeta, scrittore, regista e filosofo
italiano, figlio di un ufficiale di fanteria nonché di nobile retaggio,
perseguitato per le sue inclinazioni omosessuali. Al pari del grande Pasolini,
Manuele è figlio di un ufficiale della Marina Militare e di una donna di
famiglia comune, molto legato alla madre che idolatra e ama, di un amore puro e
candido, con ogni sua fibra. La dinamica di questa famiglia ha determinato il
modo in cui Manuele, adulto, si rapportava all’amore e l’autrice ha fatto il
lavoro di un grande analista quando ci ha descritto le emozioni e i desideri
del suo personaggio principale. L’omossessuale Manuel desidera essere sua
madre, desidera integrarsi al fisico di sua madre per catturare l’attenzione,
il riguardo e l’amore di suo padre, come in una danza tragica.
Il secondo
personaggio per importanza è proprio Aracoeli, la madre del nostro
protagonista. Aracoeli è una ragazza “selvaggia” per quei tempi, una ragazza
che noi oggi chiameremmo semplice. Viene da un piccolo paesino chiamato El
Almendral, in Andalusia, un paesino talmente piccolo che contava solo una
manciata di case e dove tutti gli abitanti avessero il cognome Munoz Munoz come
Aracoeli. In questo suo piccolo universo, Aracoeli viveva al pari di una
principessa, insieme a sua famiglia, a suo fratello EROE Manuel, alla sua capra
Abuelita e al suo gatto Patufé. Nel nuovo mondo, l’Aracoeli, pudica, spaurita e
goffa, cerca di integrarsi con l’aiuto di sua cognata e quando sta per farcela,
una perdita inaspettata e crudele, polverizza i suoi desideri e da nascita ad un
male profondo che cambierà non solo la sua vita, ma anche le vite di tutti i
nostri personaggi. Agli occhi di un bambino innocente, il comportamento
oltraggioso di Aracoeli diventa un segreto misterioso e poi penoso, che solo
alla fine verrà svelato per quello che era realmente, portando giustizia alla
sua memoria.
In ogni suo
personaggio Elsa Morante ha fatto un grande lavoro di analisi, persino nel
personaggio di Eugenio Oddone Amedeo, chiamato “Il Comandante”, famoso non solo
grazie al suo buon cognome di provenienza Gotha, una delle famiglie più celebri
fra le case reali europee, ma anche grazie alle sue imprese militari. Attraverso
due momenti descrittivi, all’inizio e alla fine del romanzo, la scrittrice ha
rispecchiato con tanta franchezza e naturalezza, le ripercussioni della perdita
e del troppo amore. Eugenio, il padre di Manuele, descritto inizialmente come
un uomo alto, bello, sicuro e disinvolto come un principe si trasforma
attraverso sofferenze, tradimenti e umiliazioni in un essere che risveglia in
Manuele solo pietà e dolore. Incontrando per l’ultima volta suo padre, il
figlio Manuele, nome completo Vittorio Emanuele, come il re, ma comunemente
chiamato Manuelito o Manuelino, come lo zio paterno, al riparo di un disprezzo
manifesto, scopre finalmente anche lui il pianto per la perdita dell’amore. La
scrittrice utilizza un processo simile anche nel caso della zia Monda,
Raimonda, la sorella di Eugenio, inizialmente ritratta come una dama di alta
classe, molto attenta all’etichetta sociale e con ogni probabilità, una futura
zitella, che però dopo aver conosciuto Aracoeli e aver seguito il suo dramma da
vicino, opera su se stessa un cambiamento di 180 gradi. A distanza di parecchi
anni, Manuele scopre in lei una donna avida di amore e pentita di aver passato
gli anni nascondendosi dietro le regole, una donna prigioniera di un matrimonio
sbagliato che cerca goffamente di riavere la sua gioventù con cappelli da
soubrette e trucco esagerato.
Questo libro è
ricco di personaggi complessi, personaggi che racchiudono dentro universi molto
vasti in termini di desideri, pensieri, comportamenti e atteggiamenti,
personaggi che per poterli descrivere accuratamente, dovrei praticamente
scrivere un altro romanzo e quindi mi fermo solo a dire che questo è un romanzo
MAGNIFICO, popolato da personaggi SORPRENDENTI.
Ho trascorso dei momenti di gioia, di tristezza e di curiosità fra le 382 pagine di questo libro e quando l’ho finito ero invasa dalla certezza che un giorno non molto lontano, lo avrei riletto. Ho apprezzato moltissimo questo romanzo perché nonostante non abbia scoperto fatti nuovi o eventi storici, ho scoperto e sono stata trasportata in un mondo vissuto, un mondo di desideri, un mondo di dolore e di gioia, un mondo fatto di persone veraci e voraci.
ENGLISH
Hello dear readers,
Today I would like to review a novel by Elsa Morante, the
Italian writer that up to now, I love the most. It was enough for me to read
her novel History, which earned her the "La Strega prize" to choose
her as my favorite female Italian writer without changing my mind. I also read the
novel Arturo's Island, which I reviewed HERE and now, after reading a third
novel of this author, I'm even more convinced that she is the Italian writer I love
the most. Elsa Morante's novels are solid, full of descriptions, full of
complex characters, of movement, of feelings, of reflections, full of
descriptions of feelings and reflections. Aracoeli was her last novel, as well
as the most mysterious one. It kept me in suspense trying to understand the
causes of certain phenomena and relationships in a seemingly normal family. The
novel is written in the first person and the main character is Manuele, a
forty-year-old homosexual, unhappy and unsuccessful man, at the constant search
for his primordial love, the maternal love. Aracoeli is his mother, a woman of
Andalusian peasant origins, a simple girl who, meeting an officer and an
Italian aristocrat, sees herself transported to a completely different world, a
world where she will have to learn together with her son, a new language and new
habits.
This novel focuses on the mother-child relationship and how
the dynamics of this relationship will affect the child's development and
further failure. The writer has a very strong talent for grasping and
describing the genesis of a trauma, almost on a par with the best
psychologists. Despite never having had children of her own, the writer has
genuinely captured the emotion of the relationship and the authentic love
between mother and child in every novel I have read without retouching it with
those moralistic corrections dictated by the respectable social conscience that
muffle and appease a mother's memories. The intensity of the feelings that
exudes from each word envelops the reader in a warm and sweet expectation for
the rest with the certainty that the adventure will continue just as engaging,
unexpected and full of emotions.
Each character is very complex, enriched with a wide range
of feelings and able to perform surprising acts. Probably for the character of
Manuele, the author was inspired by the men with whom she had interacted,
especially her great friend Pier Paolo Pasolini, a great Italian poet, writer,
director and philosopher, son of an infantry officer as well as of noble
heritage, persecuted for his homosexual inclinations. Like the great Pasolini,
Manuele is the son of an officer of the Navy and a woman of a common family,
very attached to the mother who idolizes and loves with every fiber of a pure and candid love. The dynamics of this family determined the way in which the
adult Manuele, related to love and the author did the work of a great analyst
when depecting the emotions and desires of his main character. The
homosexual Manuel wishes to be his mother, he wishes to integrate into his mother's body, so to capture the attention, respect and love of his father like in a tragic dance.
The second most important character is Aracoeli, the mother of our protagonist. Aracoeli is a "wild" girl for those times, a girl that today, we would consider simple. She comes from a small village called El Almendral, in Andalusia, a village so small that it only had a handful of houses and where all the inhabitants had the surname Munoz Munoz just like Aracoeli. In this little universe of hers, Aracoeli lived like a princess, together with her family, her HERO brother Manuel, her goat Abuelita and her cat Patufé. In the new world, the modest, frightened and clumsy Aracoeli, tries with the help of her sister-in-law, to integrate and when she is about to succeed, an unexpected and cruel loss, pulverizes her desires and originates a profound evil that will not only change her life, but also the lives of all our characters. In the eyes of an innocent child, Aracoeli's outrageous behavior becomes a mysterious and then painful secret, which only in the end will be revealed for what it really was, bringing justice to her memory.
In each of her characters Elsa Morante has done a great job of analysis, even in the character of Eugenio Oddone Amedeo, called "The Commander" famous not only thanks to his good surname, Gotha, descending from one of the most famous families among the European royal houses but also thanks to his military exploits. Through two descriptive moments, at the beginning and at the end of the novel, the writer has reflected with so much frankness and naturalness the repercussions of loss and excesive love. Eugenio, Manuele's father, initially described as a tall, handsome, confident and jaunty like a prince, is transformed through suffering, betrayal and humiliation into a being that awakens only pity and pain in Manuele's eyes. Meeting his father for the last time, his son Manuele, full name Vittorio Emanuele as the king, but commonly called Manuelito or Manuelino as his paternal uncle, disguised by a manifest contempt, also experiences the cry for the loss of love. The writer uses a similar process also in the case of Aunt Monda, Raimonda, Eugenio's sister, initially portrayed as a high-class lady, very attentive to social etiquette and in all likelihood, a future spinster, who, however, after having met Aracoeli and having followed his drama closely, operates on herself a 180-degree change. After several years, Manuele discovers in her aunt, the image of a woman greedy for love and repentant of having spent years hiding behind the rules that held women prisoners in abusive marriages, a woman who awkwardly tries to regain her youth with soubrette hats and exaggerated makeup.
This book is full of very complex characters, characters expressing a very vast universes in terms of desires, thoughts, behaviors and
attitudes, characters that in order to describe them accurately, I would
practically have to write another novel and this is why I prefer to just say
that this is a MAGNIFICENT novel, populated by SURPRISING characters.
I spent moments of joy, sadness and curiosity among the 382
pages of this book and when I finished it, I was overwhelmed by the certainty
that one day not far away, I would read it again. I enjoyed this novel very much
because although I did not discover new facts or historical events, I
discovered and was transported to a suffered world, a world of desires, a world of
pain and joy, a world made of true and voracious people.
This sounds like such a powerful book. I'm so glad that you enjoyed it and plan to re-read it!
ReplyDeletethe creation of beauty is art.
It is in fact a book worth rereading!
DeleteHello I'm back!
ReplyDeleteAnother wonderful review by your favorite Italian writer. The story seems pretty consistent to me, you're a professional doing book reviews! I hope everything is fine with you!
The blog is 10 years old, come join the party!
xoxo
marisasclosetblog.com
Thank you dear friend, lately we both had problems keeping in touch with blogging and social network presence... I hope it's all fine for you!
DeleteThanks for your review...
ReplyDeleteThank you for visiting!
DeleteOh this sounds like a super interesting and moving book. I will have to see if it is in English.
ReplyDeleteAllie of
www.allienyc.com
I didn't know this author but it looks interesting. I love novels 📚📚📚
ReplyDeleteThe book is great!
DeleteHo letto più volte "Menzogna e Sortilegio" e "L'isola di Arturo", capolavori tutt'e due. Ma non ho ancora letto questo che hai recensito e credo che lo chiederò magari per Natale 😁 sarebbe un regalo perfetto per me.
ReplyDeleteNon ho ancora letto Menzogna e sortilegio ma posso assicurarti che Aracoeli è altrettanto interessante quanto l'Isola di Arturo lo è!
DeleteSembra un libro interessante e io ultimamente tengo solo i libri che intendo rileggere. Il tema trattato dalla Morante è molto interessante. Ma lo ammetto forse delle foto quella con il caffè latte accanto al libro, è quella che mi è piaciuta di più!
ReplyDeleteIl tuo metodo è molto ragionevole e comprensibile, a breve farò anch'io cosi. Credo che quella foto ti piaccia di più semplicemente perché comorende tanto altro... 😉
DeletePensa che io invece non ho mai letto nulla di questa scrittrice, nonostante sia molto famosa...^^'
ReplyDeleteA dire il vero non amo particolarmente la letteratura italiana, pur piacendomi tantissimo Umberto Eco, generalmente pereferisco gli autori Inglesi (soprattutto), russi o giapponesi, e per lo più vado sui classici anche se alla fine poi leggo di tutto, dipende molto dall'umore del momento).
Effettivamente però la tua review mi ha incuriosita molta e mi sembra un romanzo piuttosto affascinante; oltretutto visto che sei una gran lettrice mi dai fiducia, credo proprio che gli darò una possibilità e lo prenderò! :)
Ottima recensione, mi è proprio piaciuta!
Baci!
S
https://s-fashion-avenue.blogspot.com
È un libro valido, te che hai anche una grande coltura generale, non potrai non spprezzarlo.
DeleteGrazie della recensione!!!
ReplyDeleteGrazie a te per la visita!
Deletethank you for your review - it sounds like a my cup of tea novel
ReplyDeleteI am glad it got you inspired.
DeleteI haven't read anything from this author, but sounds like a really interesting book. Great review.
ReplyDeleteThank you for your comment, I am glad it got you interested.
DeleteGrazie per questa recensione che tratta in argomento molto attuale e interessante
ReplyDeleteè un argomento scottante da diverso tempo ormai, ai tempi d'oggi, finalmente si parla e si mette in discussione...
DeleteDella Morante ho letto L'Isola di Arturo e quando lo finii, devo ammettere che mi sono sentita sola. Lei studia profondamente i personaggi, li analizza, entra nei loro pensieri più reconditi per cogliere quei vissuti e quei tratti profondi che ti fanno vibrare il cuore. E' una scrittrice immensa. Grazie della tua recensione, già avevo intenzione di leggerlo, ora posso dire che ne sono ancora più convinta. Un abbraccio grande.
ReplyDeletedal mio punto di vista, è la più grande scrittrice italiana, la sua Storia è stata inserita nei più importanti libri a livello mondiale, libri da leggere almeno una volta nella vita.
DeleteNon ho mai letto niente della Morante, ma questa tua recensione mi ha incuriosita molto! :)
ReplyDeleteSe vuoi partecipare a #solocosebelle, c'è ancora tempo qualche giorno ;)
Buon mese di novembre
Lulù
Cara Lulù, purtroppo mi sono persa alcune puntate Solo Cose Belle e mi dispiace davvero. Sono ritornata il mese scorso....
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